"Si chiamava Claudio Miccoli,
aveva vent’anni ed era comunista…o forse no. Aveva barba e capelli lunghi
Claudio, era un ambientalista, un pacifista; era consigliere regionale
militante nel WWF e questa era la sua colpa; soltanto questo bastò ad un gruppo
di neofascisti la sera del 30 settembre 1978 per picchiarlo e ferirlo a morte. [...]"
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