domenica 31 marzo 2013

Buona Pasqua!



Che la gioia della resurrezione di Cristo possa scaldare il cuore di tutti noi e che oggi sia per tutti una giornata di Serenità, Felicità e Amore!

Buona Pasqua! 

sabato 30 marzo 2013

Benvenuto Presidente!

No, il titolo non si riferisce ad un augurio al il nuovo Presidente della Repubblica dopo le dimissioni di Napolitano, perchè - come tutti sappiamo- qualcuno le aspettava ma non ci sono state; ovviamente non è neppure una felice esclamazione riferita al nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri...perchè anche il quel caso, lo sappiamo tutti, siamo ancora senza Governo! (o meglio, ahinoi, con il Governo Monti in prorogatio!)

"Benvenuto Presidente!" è il titolo di un film visto qualche sera fa nel "mio" cinema, a Diamante, assieme ad alcuni amici. Un film simpatico, divertente che lascia molti spunti di riflessione...quasi profetico oserei dire.


E' la storia di Giuseppe Garibaldi, per gli amici Peppino, un pescatore 50enne che -per uno scherzo del destino- (e anche dei suoi genitori che gli hanno dato questo nome affiancato ad un cognome del genere!) si trova ad essere Presidente della Repubblica.

Lo scenario è talmente paradossale e comico...da sembrare reale!

Nelle aule parlamentari c'è chi dice che l'Europa chiede sacrifici mentre la gente vuole facce nuove; ci sono i vecchi volponi della politica che si dividono la torta del Paese e prendono accordi pur facendo parte di differenti fazioni; c'è chi offre escort, posti di lavoro e cifre da capogiro al nuovo Presidente purchè si dimetta...e poi -distante da tutti, al Quirinale- c'è lui, semplicemente Peppino.

Un puro, ma di quelli veri; così benpensante e di buon cuore da essere pronto a regalare denaro ai disoccupati e ad accogliere i senza tetto al Quirinale; così onesto da cenare in un ristorante in incognita e da  rifiutarsi -in maniera categorica- di raccomandare suo figlio. Il politico che tutti vorremmo insomma.

Eh si...l'amaro in bocca resta proprio quando si parla di un auspicio e non della realtà, quando ad esempio una comparsa del film guarda il Presidente risolvere con semplicità i problemi del Paese, quelli che gli altri non vogliono eliminare perchè "Senza sprechi come le mantieni le clientele?", ed esclama incredula: "Ma sicuri che è un politico quello lì?".

Il ritratto preciso di un'Italia amareggiata, distrutta, disillusa; un Paese che vede nei suoi rappresentanti dei nemici, prende forma perfettamente in questa commedia di Riccardo Milani. E per chi pensa che la novità, la "faccia pulita", sia la vera soluzione...arriva forte e chiara la morale finale.

In democrazia la forma è il contenuto si dice nel film, bisogna conoscere alcune procedure, alcuni protocolli; bisogna avere rispetto per l'Istituzione, per ciò che essa rappresenta e per questo è necessario mantenere un comportamento consono se se ne fa parte. E Peppino capisce, giorno dopo giorno, che non ci si può improvvisare politici...bisogna studiare, sgobbare, conoscere; magari rimodernare un bel "Protocollo on the Road" ma comunque sapere quanto c'è da sapere.

Quando si parla di professionisti in ogni campo lo si fa utilizzando questo termine come un complimento e dovrebbe essere così anche in politica. Lo ha ricordato giorni fa a Che tempo che fa il nostro ottimo Presidente della Camera, Laura Boldrini, "Non siamo tutti uguali" -ha detto- "chi ha fatto politica mettendosi al servizio degli altri merita rispetto." Chi ha dedicato una vita alla Cosa pubblica, aggiungerei, chi ha fatto della politica il proprio mestiere e non un mezzo per soddisfare i tornaconti personali, non può e non deve essere sbeffeggiato ed offeso come capita ultimamente.

Guardando questa pellicola non ho potuto fare a meno di pensare ai Grillini, a chi ha parlato di aprire il Parlamento come una scatoletta e non ha ancora presentato neppure un disegno di legge; a chi voleva portare una ventata d'aria buona e pulita e invece non ha fatto altro che perpetuare -con prese di posizione ed ostruzionismo- l'immobilismo in cui versa la nostra bella Patria.

E' il Presidente Garibaldi (interpretato dall'eclettico Claudio Bisio) al momento delle sue dimissioni, quando si rende conto di essere inadeguato -anche perchè ha preferito, dall'alto della sua carica, proteggere e "coprire" alcune delle persone che ama e che in passato avevano sbagliato, piuttosto che fare ciò che è giusto- a dirlo: Chi di noi in realtà non dovrebbe "dimettersi"? Chi è che non ha mai saltato una lunga lista d'attesa per un esame in clinica magari perchè conosceva il Primario? Quanti -almeno una volta- non si sono fatti fare uno scontrino? Chi è che ha rifiutato -se poteva- la raccomandazione ad un esame o per un posto di lavoro? Quale membro delle istituzioni (e ce lo dice la cronaca) -anche se Grillino- non usa le auto blu?

Chi lo sa, forse tutti se ne avessimo l'opportunità saremmo un po' "Casta", forse una volta raggiunta la poltrona, il potere e la grandezza...diventa difficoltoso per chiunque trattenersi, anche per il più puro e umile dei pescatori...

In tutti questi difetti si può riconoscere un'Italia unita, un solo Paese...ancora una volta grazie al discorso e "alle gesta" di un uomo che si chiama Giuseppe Garibaldi!

giovedì 21 marzo 2013

Circoscrizione estero e consultazioni al Colle!

E' trascorso quasi un mese dalla data delle elezioni politiche e la situazione è ancora drammaticamente ferma. Niente alleanze, l'ombra di un governo tecnico che ancora aleggia, il semestre bianco e nessuna maggioranza...ingovernabilità è la parola chiave di questo periodo.

Oggi secondo giorno di consultazioni al Colle e tutte le reti danno una sola notizia: Il Movimento 5 Stelle ha chiesto un pieno incarico di Governo in quanto prima forza del Paese.

Ma ne siamo sicuri?


La maggioranza al Senato, seppur risicatissima, è infatti del Centrosinistra ed in particolare del PD che risulta essere il primo partito; alla Camera paradossalmente, grazie al Porcellum che assegna automaticamente alla coalizione vincente il 55% dei seggi, la distanza del Centrosinistra dalle altre forze politiche è anche più netta...ma i Grillini hanno sempre sostenuto di essere comunque il partito -singolarmente preso- più votato.

E' da qualche giorno invece che circola una notizia diversa e allora, prima di scriverlo pubblicamente, ho scrupolosamente voluto controllare il sito del Ministero degli interni.

In effetti i voti totali del PD alla camera risultano essere 8.644.523 contro gli 8.689.458 del Movimento 5 Stelle. Se controlliamo però i risultati della circoscrizione estero il PD deve aggiungere al suo totale altre 288.092 preferenze, mentre i Grillini devono accontentarsi "solo" di 95.041 voti fuori dai confini italiani.

La matematica non è mai stata il mio forte, devo ammetterlo...ma il calcolo qui è piuttosto facile e il risultato è chiaro già a colpo d'occhio:
8.644.523 + 288.092 = 8.932.615 (PD)
8.689.458 + 95.041 = 8.784.499 (M5S)

Perchè quindi si continua a dire che il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Italia? Come può un partito che non ha la maggioranza in nessuna delle due Camere pretendere di ottenere l'incarico per la formazione del Governo? Perchè si continuano a giustificare le malefatte e le bugie di una forza politica chi di predicava diversa dalle altre ma forse diversa lo era solo per la sua incompetenza? Come mai il Movimento di Grillo ad oggi è l'unica forza politica a non aver presentato nessun disegno di legge nonostante abbia sempre sostenuto di avere un programma ricco di idee e proposte? Perchè non ricordiamo che in fin dei conti i Grillini hanno scelto di rinunciare a solo 2.500 euro dello stipendio mensile e non al 70% come promesso in campagna elettorale? Perchè non ricordiamo che gli stessi avevano detto che avrebbero valutato ogni proposta e che avrebbero votato le idee, non il colore politico, ma hanno detto no a Laura Boldrini, un presidente della Camera Donna, alla prima legislatura e che è stata  portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati...forse solo perchè iscritta a SEL? E come possiamo non renderci contro che questo modo di fare di Grillo -che non lascia possiblità ai suoi Parlaementari di Parlare in pubblico (perchè solo i portavoce sono titolati a farlo) e che scrive di "Traditori" -riferendosi ai senatori che hanno appoggiato la Candidatura di Grasso contro quella di Schifani come presidente del Senato- è dispotico, pericoloso  ed inaccettabile? 

Come al solito, se si tratta del Movimento 5 Stelle, tanti punti interrogativi e nessuna risposta...Presidente Napolitano, che dire...noi confidiamo in Lei!

mercoledì 20 marzo 2013

La ricerca della felicità!

In un passato assai lontano, abitavano sull'isola di VITA due giovani: TEMPO e FELICITA'
Tempo era assai strano, stava sempre per conto suo  seduto, ad osservare la gente; Felicità invece non sapeva star ferma, non voleva privare nessuno degli abitanti dell'isola della sua compagnia; si fermava per qualche periodo in una casa e poi era subito pronta per ripartire, per portare il suo aiuto dove ce n'era bisogno. 

Una volta capitò che i due si incontrarono, Tempo vide la ragazza e se ne innamorò perdutamente tanto da iniziare ad inseguirla per tutta l'isola di Vita. Felicità però voleva conoscere tutti, non riusciva a camminare di pari passo col Tempo, spesso lo superava e Tempo era costretto a rincorrerla; a volte riusciva a sfiorarla a stare un po' con lei, ma subito dopo lei ripartiva lasciandolo indietro, lasciando che lui la seguisse, lasciando nella mente di Tempo dei ricordi stupendi. 

E' per questo che il TEMPO non si ferma mai, insegue costantemente la FELICITA' per tutta la VITA... anche noi facciamo lo stesso, durante la nostra esistenza inseguiamo la felicità; lei resta con noi pochi attimi e quegli attimi sono indimenticabili, poi ci lascia e non ci resta che continuare ad inseguirla nella speranza di rincontrarla ancora, non ci resta che aspettare che il Tempo ce la riporti ancora.


Buona Giornata Internazionale della Felicità a tutti voi! :D

giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco!

Metti un umido pomeriggio di pioggia -di ritorno dalle lezioni- a casa di amici, metti l'attesa -non ci crederete- di una lezione di tango argentino alla quale la coppia di amici in questione è arrivata in ritardo per seguire la diretta da Piazza San Pietro e il risultato è il mio pomeriggio di ieri. Eravamo in tre ipnotizzati davanti alla fumata bianca in Tv aspettando che il nuovo Pontefice uscisse sulla balconata di San Pietro...un'emozione forte: non sapere chi è, ma anche sapere che un Papa c'è -in quell'istante- mi ha resa felice e speranzosa…avevo i brividi e quasi le lacrime agli occhi e non so spiegarmi nemmeno perchè!
Aspettiamo il nome e il volto del nuovo Papa che arriva in un momento di strana inquietudine; non dopo la scomparsa di un altro vicario di Cristo ma sicuramente in un momento storico complesso e particolare che gli dará tanto lavoro.
Dopo un bel po' di tempo ecco affacciarsi il cardinale Jean-Louis Tauran che pronuncia il tanto atteso "Habemus Papam", al nome Bergoglio –lo ammetto- mi sono chiesta chi fosse e appena saputo che si trattava del Cardinale Argentino ho subito pensato ai miei parenti a Buenos Aires…chissà come saranno stati felici.
Quando esce dalla balconata il nostro nuovo Pontefice ha una faccia “normale” e anche timida…ma è con il primo sorriso che mi convince; il volto di uomo e prete è diventato in un attimo un dolce volto da Papa. Mi piace che si sia sempre autodefinito semplicemente Vescovo di Roma, mi è piaciuto il suo saluto, la sua Buonanotte, il suo “Ci vediamo domani…presto”, la sola veste bianca con cui ha scelto di affacciarsi alla folla commossa ed acclamante e il grande legame al culto Mariano che gli ha fatto nominare la Madonna più volte nel suo discorso ieri sera.


Ha chiesto la benedizione dei suoi fedeli ed ha pregato per il suo predecessore…pochi gesti ma tutti perfetti!
Con il nome scelto poi, mi ha completamente conquistata…un po' perchè dei "Francesco" faccio parte anche io, un po' perché è un nome particolare, innovativo destinato quindi a restare nella storia come speriamo resterà nella storia il suo pontificato; ma soprattutto per ció che questo nome evoca: la semplicitá del Santo di Assisi, lo sposalizio con la povertá, l'umiltà e la grandezza del Santo d’Italia.

Umiltà e grandezza che Jorge Mario Bergoglio incarna perfettamente…sorvolando le polemiche solite e le ricerche di scandalo che dopo qualsiasi elezione (Pontificia e non…) affollano il web, ho visto oggi immagini bellissime di Papa Francesco in mezzo alla gente comune, per le strade, negli ospedali, in metro o sul Tram; ho visto in TV i cittadini argentini commuoversi e con loro mi sono commossa; ho sentito in poche ore la Chiesa riavvicinarsi al suo ruolo unificatrice e di portatrice di pace e serenità grazie a quest’uomo venuto da lontano, “quasi dalla fine del mondo!” ha detto.

Non so se il gabbiano posatosi sul comignolo della Cappella Sistina ieri pomeriggio significasse davvero qualcosa, non sta a me interpretare questi simboli…ma so che stamattina, mentre in pullman verso l'Universitá scorrevo tra i titoli dei brani sul mio iPod in cerca de "Il giorno dei giorni" di Ligabue (ieri era il suo compleanno ma l'elezione del Papa ha fatto passare questo "evento" in secondo piano), mi sono imbattuta in una canzone dei Negramaro che si intitola appunto "Il Gabbiano". Non la conoscevo, devo aver copiato l’intera discografia senza conoscere ogni titolo, ma -vista la fama che questo preciso volatile ha acquisito proprio ieri- mi è sembrato doveroso ascoltarla. Non una delle canzoni che preferisco dei Negramaro, sono sincera...il loro penultimo album ha i toni un po' dark e poco mi appassiona! Ascoltandola di sfuggita, peró, sono rimasta molto colpita da una frase, dice "[...] grideró dal becco per salvare te da quest’inverno che già c’è…". 

Quel Te l'ho inteso stamattina, alla luce della nuova elezione, come un “te” collettivo che racchiude tutti noi, non solo i fedeli ma l’intera umanità; il gabbiano forse ha rappresentato e rappresenta il Santo padre, giunto ora per "salvarci" guidandoci al di là di quell'inverno che è sempre stato sinonimo di periodi bui e spenti e che oggi vediamo più presente che mai. E magari, proprio grazie a Papa Francesco, d’ora in poi riuscirá a tornare gioiosa e colorata...la primavera!

martedì 12 marzo 2013

Chicchi, la ragazza di Montecitorio

L'avevo ricordata proprio pochi giorni fa su questo blog, in occasione dell'8 marzo...il post su di lei e sulle Madri della Costituzione è finito anche in Home Page su Tiscali.it, era stata lei a scegliere la mimosa come fiore simbolo della festa della donna ed è a lei che ho voluto dedicare quest'anno il "mio" 8 Marzo...se ne va oggi a 92 anni, dopo essere stata un simbolo della nostra storia, Teresa Mattei.



La donna dei primati avevo scritto; la più giovane dei Costituenti..."la ragazza di Montecitorio", così la chiamavano quando -dopo una giovinezza da Partigiana- si sedeva sugli scranni parlamentari come una degli eletti nelle file del PCI.

Non si può dire una donna come tante, "Chicchi" (questo il suo nome come combattente nella Resistenza) era speciale...lo era sempre stata nel suo animo ribelle che nel 1938 la portò ad essere cacciata da tutte le scuole del Regno per aver rifiutato di assistere alle lezioni sulla difesa della razza e che molti anni dopo la allontanò anche da quello che era stato il suo partito.

Gli ultimi anni vissuti in sordina, lontana dai riflettori e dalla politica -che da sempre era stata la sua passione -Teresa li ha trascorsi a Lari in provincia di Pisa, dove abitava assieme alla sorella Ida...ed è lì che si è spenta questo pomeriggio.

Non so se l'Italia, la politica, la gente si ricorderà di te; non so se ti daranno il giusto saluto che una Madre della Costituzione merita...ma so che per me sei stata un modello ed un "mito", so che da quando ho letto la tua storia ne sono rimasta affascinata, so che ti ricordeò sempre e che tanto mi sarebbe piaciuto incontrarti.

C'è solo da imparare da donne come te...ciao Teresa!

sabato 9 marzo 2013

Sbarchiamo su Tiscali!

Giorni fa, quasi per caso, ho scoperto della possibilità di inviare alcuni pezzi alla rubrica Socialnews di Tiscali...un forum in cui scrittori, giornalisti, professionisti di ogni genere ed in ogni campo e semplici appassionati di scrittura, proprio come me, possono far sentire la loro voce. Ho deciso quindi di inviare alcuni dei post che avete letto in questi mesi sul mio blog con la speranza di vederli pubblicati sulla celeberrima pagina nella sezione "Politica".

Nei giorni seguenti ho controllato continuamente se il mio nome apparisse o meno tra quelli dei Blogger collaboratori...ma nulla! Poi, e vi giuro sembra quasi fatto di proposito, proprio quando -immersa nello studio e nelle passeggiate salernitane- non ci pensavo quasi più, mi è capitato di riguardare tra i nomi...ed eccomi lì!

Anzi...eccomi qui: se cliccate QUI sarete rimandati alla mia pagina di collaboratrice su Tiscali.it (indirizzo che troverete -da oggi- anche tra le intestazioni del blog).

La sorpresa più grande però è arrivata proprio ieri...quando il post sul "mio" 8 Marzo e le Madri della Costituzione, scelto per la pubblicazione, è finito addirittura in Home page e potete trovarlo lì anche oggi...stento ancora a crederci! Un piccolo traguardo ed una grande soddisfazione!


PS: L'immagine (Per la quale ringrazio Paola, perchè io con gli screen sono negata!) è un po' piccola, ma se guardate bene riuscite a trovarmi...giuro, ci sono anche io! 

venerdì 8 marzo 2013

Le Madri della Costituzione

Non mi piacciono i finti perbenismi nè quelle donne che si ritengono troppo serie ed intelligenti per festeggiare l'8 marzo. Io sono sempre stata convinta -come diceva Orazio- che la virtù sta nel mezzo, e se è vero come è vero che una coppia deve amarsi ogni giorno e non solo a San Valentino ed ogni donna deve essere rispettata e coccolata 365 giorni all'anno e non solo l'8 marzo, è anche vero che una giornata che ci ricorda di farlo un po' di più, non fa di certo male...quando si tratta di festeggiare io ci sono sempre!

Questo non significa che io aspetti solo l'8 marzo per uscire con le amiche, perchè lo faccio ogni volta che posso, o che sia mai entrata in un locale di spogliarelli...tutto il rispetto per chi lo fa ma non è il mio genere! E soprattutto questo non significa che il mio ideale di donna, quella a cui ispirarmi, è la velina o la conduttrice Tv; anche qui tanto rispetto per chi sceglie questi mestieri...ma nella vita spero di fare altro.

Tra le tante donne di cui mi piace leggere ce ne sono alcune, ventuno per l'esattezza, che spesso vengono dimenticate. Quando sentiamo parlare della nostra Carta Costituzionale, la più bella del mondo è stato detto ultimamente, ascoltiamo di legislatori, Costituenti, "Padri della Costituzione" e non ricordiamo di affiancare a quei fantastici uomini, le donne che nel tortuoso cammino verso la costruzione della Repubblica li hanno accompagnati e che sono state le prime rappresentanti italiane del gentil sesso a sedere in Parlamento: le Madri della Costituzione. 


Adele Bei, Bianca Bianchi, Nilde Jotti, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Ottavia Penna Buscemi, Maria Nicotra Verzotto, Teresa Noce Longo, Nadia Gallico Spano, Maria Maddalena Rossi, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Angelina Merlin, Angiola Minella Molinari, Rita Montagnana Togliatti, Elettra Pollastrini, Vittoria Titomanlio, Teresa Mattei.

Ed è proprio a quest'ultima che venne in mente di scegliere la mimosa come fiore simbolo della Festa della donna, un fiore povero, semplice da trovare nelle campagne e che tutte le donne potevano perciò facilmente ricevere in dono.



Teresa Mattei, la donna dei primati: la più giovane tra gli eletti della Costituente a soli 25 anni e due mesi; l'unica Costituente ancora in vita; una di quelle che contribuì a scrivere l'articolo 3 della nostra Costituzione, in assoluto il più poetico e completo nella sua universalità; una giovane che seppe battersi sempre per i diritti dei più deboli: donne e bambini e che, una volta invecchiata, rifiutò il titolo di Senatrice a vita -che gli spettava di diritto per aver scritto pezzi fondamentali della nostra storia- e si ritirò a vita privata.

E' a persone come Teresa Mattei, ribelle, partigiana, moglie, madre, ma soprattutto Donna con la D maiuscola, che voglio dedicare quest'anno il mio otto marzo...perchè il futuro possa regalarci tante altre donne forti e speciali come lei!

giovedì 7 marzo 2013

Quando si dice: "Figli e figliastri"

Come, alcune volte, i giudizi sulle dichiarazioni pubbliche cambino a seconda di chi le abbia rilasciate...

Il 27 gennaio scorso Silvio Berlusconi fece scalpore e suscitò molte critiche quando in un discorso pubblico sostenne che Mussolini e il fascismo, prima dell'alleanza con Hitler e dell'emanazione delle Leggi fascistissime, non erano stati poi tanto male...

Un pazzo lo hanno definito, uno squilibrato...non sono cose che si possono pensare davvero o -per lo meno- non dire pubblicamente! Berlusconi è stato in quel caso attaccato e denigrato (giustamente!) da tutti.

21 Gennaio...Roberta Lombardi, oggi capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, scrive sul suo blog -difendendo CasaPound- che questo movimento del fascismo ha conservato (e cito): "solo la parte folcloristica (se vogliamo dire così), razzista e sprangaiola. Che non comprende l’ideologia del fascismo, che prima che degenerasse aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia. Quindi come si vede Casapound non è il fascismo ma una parte del fascismo."

Lungi da me esprimere giudizi su Casa Pound o altri movimenti e partiti così lontani dal mio...ma qui si parla di altro! Io tra l'opinione dell'ex premier Berlusconi e quella della Lombardi non ho visto questa grande differenza! Eppure ogni grillino e attivista del Movimento 5 Stelle che si rispetti, così come era stato immediatamente pronto nel criticare "il nano di Arcore" (quante volte lo hanno chiamato così?), è stato altrettanto attento a difendere - a volte anche in maniera grottesca imbrigliandosi in intricati giri di parole- la propria rappresentante su Facebook, Twitter e ogni altro mezzo della rete a disposizione...d'altronde lo sanno tutti che il loro è un movimento social!

Certo, la notizia è saltata agli occhi di tutti pochi giorni fa ed immancabile -subito dopo- è arrivata la smentita della nostra eroina a 5 stelle...ma se era scritto su un blog -il suo- mi verrebbe da dire: smentita de che?

Altro tasto dolente: parentopoli! 



Quante volte abbiamo sentito critiche sulla nostra inadeguata classe politica che si era macchiata, tra i tanti peccati, di aver "sistemato" parenti ed amici? Quanto spesso abbiamo "condannato" onorevoli che avevano scelto come portaborse il cugino e magari fatto assumere il figlio in una struttura di partito?

E soprattutto: quante volte queste critiche sono state urlate a gran voce da attivisti e candidati del Movimento 5 Stelle che, tra i propri slogan, ha inserito anche l'ultra-sentito "Non sistemiamo parenti"?

Eppure i legami di sangue tra i grillini ci sono eccome: c'è la Senatrice decana Ivana Simeoni madre dell'Onorevole Cristian Iannuzzi; oppure la Senatrice Cristina De Pietro sorella del consigliere comunale Stefano De pietro, o ancora l'onorevole Azzurra Cancellieri sorella dell'Onorevole Giancarlo Cancellieri. Quando il Movimento 5 Stelle si definiva una grande famiglia...io non pensavo si riferissero a questo! 

Inutile girarci intorno a me questi Grillini non piacciono e non convincono per niente...perchè come si può ben notare e come direbbe Luciano: "Quei presunti puri..."


venerdì 1 marzo 2013

Non chiamateci "Giovani vecchi!"

Lo scorso 14 settembre all’Assemble Nazionale di Alleanza per l’Italia dissi -durante un intervento pubblico- di non essere d’accordo al giovanilismo esasperato e a tutti i costi. Oggi resto assolutamente fedele a quell’idea, non credo che necessariamente “nuovo” voglia dire “migliore”, ma non posso fare a meno di notare che a 5 mesi da quella mia dichiarazione qualcosa sullo scenario politico nazionale è cambiato ed è questa consapevolezza che mi spinge a fare alcune riflessioni. 

Certamente gran parte dei cambiamenti a cui faccio riferimento sono dovuti alle elezioni svoltesi nei giorni scorsi: innanzitutto mi trovo ora ad essere militante in un partito diverso, nuovo, rinnovato. Centro Democratico, il terzo pilastro accanto a Sel e al PD nella coalizione di Centro-sinistra, sta per crescere e radicarsi nei territori e –in un panorama scombussolato e  tristemente confuso come quello nazionale- può vantare il piccolo successo di aver conquistato, grazie al lavoro “della base”, alcuni seggi in parlamento che gli permettono  –a poco più di due mesi dalla nascita- di essere una delle 8 forze politiche presenti all’interno di Montecitorio. 



La novità più grande però, avvenuta dallo scorso settembre ad oggi, è sicuramente la crescita smisurata del Movimento 5 Stelle…alle elezioni il segnale è stato chiaro: il grande successo dei Grillini è una richiesta di cambiamento urlata a gran voce e se è l’Italia a chiederlo è ovvio e fondamentale dare risposte alle richieste del Paese. Ma occorrono certamente risposte serie, durature e concrete!

Sono giovane anche io, anche a me in fondo fa piacere vedere sugli scranni di Montecitorio 25enni e 28enni...mi fa meno piacere vederli lí smarriti ed essere consapevole del fatto che molti –per loro stessa ammissione- non sanno cosa stanno facendo e cosa si troveranno a fare nei prossimi mesi, mi fa rabbia vederli annaspare se si parla di fiducia e governabilità, perché questo scenario di certo non fa onore alla mia generazione!

Sarei piú felice di vedere in Parlamento tutti quei giovani -tra cui tanti amici- che per anni hanno militato da volontari all’interno dei partiti perchè in un ideale e in quei principi ci hanno sempre creduto; sarei più felice di vedere quei giovani che si sono sempre impegnati a fare qualcosa e che, però, si trovano oggi ad essere additati dall’opinione pubblica come poco credibili per la sola colpa di avere una tessera di partito ed essere considerati troppo vicini “alle vecchie logiche”.

L'aver iniziato a fare politica sin da ragazzini, quando ancora “non era di moda”, non dovrebbe essere un deterrente, anzi! L'aver partecipato attivamente alla vita di partito significa che, mentre qualcuno degli onorevoli che ora siedono in parlamento tra le file del Movimento 5 Stelle era occupato a far altro, eravamo noi a sfilare nelle manifestazioni in piazza, ad aprire i cortei e a farci sentire; eravamo noi a passare i pomeriggi dei week-end in sezione per vederci, confrontarci, organizzarci; eravamo noi quelli seduti a fianco dei candidati a stilare programmi elettorali durante le competizioni locali inserendo qualche idea “giovane”.

E quando scrivo noi, sia chiaro, mi riferisco a tutti quei giovani che sono cresciuti respirando la politica, indipendentemente da quale sia oggi il loro “colore”.

Chiaramente se si parla di cambiamento e novitá si deve pensare innanzitutto, prima che a nuovi volti a nuove idee e nuovi obiettivi…ed è anche e soprattutto in questo che le anime giovani nelle organizzazioni politiche possono essere utili. Siamo i primi a sentire sulla nostra pelle i disagi di una società allo sfacelo; viviamo immersi nella burocrazia delle segreterie universitarie per anni ma all'orizzonte non vediamo la possibilitá di un lavoro sicuro, sappiamo piú di ogni altro cosa voglia dire precarietá e la maggior parte di noi sa anche cosa significa fare i bagagli e allontanarsi da casa, dagli amici e dagli affetti per cercare "foruna" altrove.

E’ di questo che gli italiani vogliono che si parli, è per la mancata centralitá attribuita a questi temi che oggi si recrimina la distanza della politica dai problemi comuni, è per non essere stata abbastanza vicina ai cittadini con la mente e con il cuore che oggi la politica dei partiti è stata "punita"...ed è dai propri errori che si deve imparare e da cui bisogna ripartire!

Il cambiamento non si fa in una notte e neppure nel giro di 15 giorni, ma è necessario trovare il giusto equilibrio tra esperienza e novità…per noi giovani, per le donne, per quei cittadini che non hanno smesso di crederci, per chi oggi si trova a vivere in un Paese che non sa dare quanto dovrebbe e anche per la rinascita dei partiti stessi è auspicabile che quella stessa politica a cui tanto abbiamo dato fiducia, oggi ci dia -oltre che una speranza- anche il giusto spazio che meritiamo.