domenica 26 ottobre 2014

Matera2019, la cultura che vince - IlNadir.net

"Basterebbe anche solo guardarla per intero affacciandosi dall’alto di Piazza Duomo, o ammirare -passeggiando per le sue stradine lastricate di pietre lisce- il sole scomparire dietro le case di tufo in uno dei soliti tramonti che in questa città lasciano senza fiato, per capire perchè Matera è stata scelta come Capitale della Cultura 2019.

Si potrebbe raccontare dell’animo religioso di questa piccola città, partendo dalla tradizionale e folkloristica festa patronale della Madonna della Bruna che inizia alle 5 del Mattino del 2 di luglio con la processione dei pastori, prosegue nel pomeriggio con la Statua della Patrona che percorre le vie centrali della città su un carro di cartapesta e termina a tarda notte con i sassi illuminati dai fuochi d’artificio e tra le urla dei materani che augurano “A mmogghjë a mmogghjë all'onn cj vahnë" (sempre meglio l'anno venturo).

O si potrebbero ricordare le parole dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, colpito e affascinato dalla inenarrabile bellezza della cittadina Lucana, scrisse qualche tempo fa: “Ho ancora negli occhi lo spettacolo che mi si è mostrato davanti quando sono arrivato a Matera”. Si potrebbero fare altri mille esempi per motivare la scelta dell’UE, che in un bellissimo centro di circa 60.000 abitanti, ha visto la Capitale della Cultura per l’anno 2019, ma in realtà il progetto #Matera2019 è molto più di tutto questo. [...]"


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martedì 21 ottobre 2014

La crisi del settimo anno...o qualcosa di più? - IlNadìr.net

"Era il 14 ottobre del 2007 quando tre milioni 554 mila 169 elettori (compresi i sedicenni) del centro-sinistra si recarono alle urne per eleggere il segretario nazionale del neonato Partito Democratico e la sua assemblea nazionale costituente. Si ci allontanava quindi dall’idea di coalizione dell’Ulivo per rivolgersi verso un partito unico ed unitario che potesse raccogliere e tenere insieme le diverse anime del centro-sinistra. Si sceglieva per il nuovo nato, sognando il bipolarismo, lo stesso nome dello storico partito della sinistra americana e dagli americani -per scegliere la guida del nuovo soggetto che si apprestava a nascere e ad essere grande protagonista della scena politica del Belpaese- si imparava e prendeva in prestito il metodo delle “primarie”,  da sempre utilizzate negli States per la scelta del leader nelle Convention [...]"



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domenica 12 ottobre 2014

Che fine ha fatto la sinistra? - IlNadìr.net

"Un pubblico ospedale, una ragazza si reca al reparto di ginecologia per farsi prescrivere la cosiddetta “pillola del giorno dopo” per timore di una gravidanza indesiderata dopo un rapporto non protetto; cerca aiuto, informazioni, forse anche conforto morale in un momento che appare difficile. L’infermiera di turno, però, si rifiuta di prescriverle il farmaco. E’ successo due volte questa settimana presso l’ospedale di Voghera a due giovani donne e sempre con la stessa infermiera. Entrambe le ragazze -forse perché mortificate, forse perché non pensavano di trovarsi di fronte ad una discussione che riguardasse l’etica professionale del personale ospedaliero- hanno deciso di allontanarsi dalla struttura senza ricevere il farmaco richiesto ma hanno segnalato l’accaduto alla direzione sanitaria e all’azienda ospedaliera. L’infermiera –ripresa dalla caposala e dal medico di turno in una delle due occasioni- ha in seguito spiegato che la sua è stata una reazione dettata non da motivi religiosi ma dalla coscienza, non ha minacciato le giovani ma si è rifiutata di effettuare la prescrizione perché ha cercato di convicerle a “salvare una vita umana”."


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martedì 7 ottobre 2014

Guerra Fratricida - IlNadìr.net

"Ci voleva il dibattito sul “Jobs act” per far ritornare in auge (almeno della parte critica del PD) il quasi dimenticato Pierluigi Bersani che proprio nel giorno del suo compleanno, il 29 settembre –data di nascita che condivide con il suo “acerrimo nemico” Silvio Berlusconi-, è ritornato a far parlare di sè per le opinioni espresse durante la Direzione nazionale del Partito Democratico. Duri infatti i toni di replica dell'ex segretario verso il premier. Forte dell'appoggio di Massimo D'Alema, Rosy Bindi, Pippo Civati, Francesco Boccia, Stefano Fassina e Gianni Cuperlo, Bersani ha alzato i toni verso una riforma che rappresenta, a suo giudizio, una regressione. [...]" 


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