domenica 30 settembre 2012

Un po' di leggerezza!


"Una donna che taglia i capelli, è una donna che sta per cambiar vita."


Di domenica anche il blog va in vacanza, oggi niente scritti...solo un piccolo pensiero per i miei lettori (qualcuno -dicono le statistiche- c'è!!!).

Se questo nuovo taglio mi farà cambiar vita non lo so...di certo sento la testa più "Leggera"! (a breve qualche foto del nuovo look! :D)

sabato 29 settembre 2012

Essere italiani...

Perchè proprio questo titolo per il mio blog? Si, è vero...l'ho accennato nel post di presentazione, il mio è un chiaro ed esplicito riferimento a Ligabue e alla sua musica (che sia una sua fan sfegatata penso sia ormai palese!); ma se ho scelto proprio un verso di Buonanotte all'Italia e se ho scelto proprio QUESTO verso c'è un motivo ben preciso!

Ieri scorrendo su SkyCinema mi sono imbattuta in un film che avevo già visto e che ho riguardato con piacere, Italians, che racconta -suddividendole in due episodi distinti- storie un po' particolari di Italiani all'estero. A colpirmi e a farmi comprendere a pieno il senso di una frase comparsa tra un episodio e l'altro -"La vita è troppo breve per NON essere Italiani"- è stata una delle ultime scene, simpaticissima e toccante allo stesso tempo. 

Non sto qui a dilungarmi sul perchè, ma nel corso del secondo episodio il protagonista (Carlo Verdone) si ritrova in un orfanatrofio di San Pietroburgo e sul finale cerca di spiegare ai bambini ospitati nella struttura qualcosa del suo Paese, l'Italia. 

Per prima cosa gli spiega che l'Italia è divisa in Nord, Centro e Sud e poi, pian piano, inizia ad imitare -come solo un grande come Verdone sa fare, eclettico e perfetto in ogni situazione- i dialetti più rappresentativi del Bel Paese: parte dal Milanese e arriva al Siciliano passando per il Toscano, il Romano ed il Napoletano. 

I bimbi allora, interrogati sui dialetti, si confondono e ridono di gusto sulle differenze di quel Paese, piccolo piccolo, ma così pieno di storia e cultura; sorridono divertiti imparando di quell'Italia bella ed imperfetta, di quella Nazione non tanto lontana che se ne sta "sdraiata sul mondo con un cielo privato".


E' stato bello ed emozionante ricordare a me stessa che in fondo, nonostante tutti i guai che la assediano, nonostante la crisi che sta mettendo tutti in ginocchio, ho la fortuna di essere nata e di abitare in uno dei Paesi più belli e ricchi di storia del mondo; ho la fortuna di vivere e respirare dovunque una pura e illimitata Bellezza! 

A cosa servono i navigatori? A non perdersi o magari a ritrovare la strada giusta! Noi italiani forse lo dimentichiamo un po' troppo spesso e rischiamo di perderci in mezzo a tutta questa bellezza e, probabilmente, alcuni di noi -quei potenti che riempiono il Belpaese di sfregi nel cuore- neppure la meriterebbero una meraviglia così!
Non stiamo vivendo uno dei nostri momenti migliori, lo so bene, ma forse quel navigatore che serve per ritrovarci, per tornare ad essere la culla dell'arte, della letteratura, della politica...e perchè no, anche della cucina, sta solo prendendo -momentaneamente- un po' polvere in cantina...ma basterà riprenderlo tra le mani, usarlo e cercare di rimettere le cose a posto!

Risolleviamoci, non buttiamoci giù!

E' strano che sia stato un film a ricordarmelo o il verso di una canzone che oggi pomeriggio ho riascoltato per l'ennesima volta, quasi per caso, dopo tanto tempo...ma non scoraggiamoci, basta guardarci un po' intorno per ricordarci....che è così bello essere italiani!

venerdì 28 settembre 2012

Dieci anni di "O' scià"!

"Nessun uomo è un'isola, ogni respiro è un uomo" 
   
   Claudio Baglioni



E' arrivato alla decima edizione il festival Lampedusano ideato da Claudio Baglioni. Nato nel 2003, "O'scià " (acronimo di Odori, Suoni, Colori d'Isole d'Altomare), prevedeva nella sua forma originale una sola serata di musica dal vivo sulla spiaggia della Guitgia, a Lampedusa, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'immigrazione e per esprimere anche solidarietà agli abitanti delle isole Pelagie che vivono in prima persona i disagi causati dagli sbarchi clandestini nelle loro terre. 

Edizione dopo edizione, la manifestazione è diventata sempre più importante ed è cresciuta tanto da aver ospitato in questi anni oltre 300 musicisti e artisti che hanno dato il loro contributo partecipando a quello che è diventato un incontro e confronto tra culture e soprattutto un evento centrale per la solidarietà.

Oggi infatti "O scià", oltre ad avere una durata di tre serate, risulta essere la più importante rassegna artistico/musicale a sfondo sociale del nostro Paese ed ha meritato infatti l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio di Senato e Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero della Giustizia, Ministero delle Politiche Giovanili, Ministero Politiche Europee, Ministero dell'Ambiente, Comune di Lampedusa e Linosa e della Regione Siciliana. Ha ricevuto inoltre il saluto e la Benedizione di Sua Santità, Papa Benedetto XVI e ottenuto il sostegno di prestigiose organizzazioni internazionali come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNCHR) e Amnesty International, oltre al Patrocinio del Vicepresidente della Commissione Europea.

L'edizione di quest'anno risulta essere un'edizione del tutto speciale innanzitutto per il compimento del decimo anno della manifestazione; ma soprattutto per il ruolo, che, visto il momento di crisi in cui versa l'Italia, si è voluto affidare in questi tre giorni alla musica e -testualmente- "alla sua capacità di “ricaricare”, trasmettere energia e voglia di ripartire, un messaggio positivo di rinascita e speranza per il futuro"

Iniziata ieri e oggi alla serata centrale, la manifestazione si concluderà domani sera e vedrà esibirsi sul palco, tra gli altri, anche Luciano Ligabue -alla sua prima partecipazione- che, come gli altri artisti protagonisti di questa edizione (Alessandra Amoroso, Claudio Baglioni, Gigi D'Alessio, Pino Daniele, Pino Insegno,  Litfiba, Fiorella Mannoia, Neri  Marcorè, Giorgio Panariello, Massimo Ranieri, Giuliano Sangiorgi) non si limiterà ad una breve apparizione, come era stato per gli ospiti degli anni passati, ma terrà un piccolo concerto della durata di 40 minuti.

Per quel che mi riguarda, mi accontenterò (purtroppo!) di guardare la fotogallery e magari qualche video su youtube...per chi potrà essere a Lampedusa invece è assolutamente un appuntamento da non perdere, tenetemi informata! 




giovedì 27 settembre 2012

Io che non credevo alla quote rosa...

Non lo so se alle quote rosa ci ho mai creduto sul serio! E' vero, ho sempre auspicato -e auspico ancora oggi- ad una maggiore partecipazione delle donne in politica ma, se è vero come è vero che l'articolo 3 comma 1 della nostra costituzione stabilisce che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.", non dovrebbe essere una sorta di "costrizione" a tutelare l'ingresso delle donne in Parlamento o nei consigli provinciali, regionali e comunali...la cosa dovrebbe essere abbastanza naturale!

Personalmente ho sempre sperato e sostenuto che una donna dovesse essere scelta per un determinato ruolo  non in quanto donna e perciò con "pratica obbligata" ma in quanto persona capace e competente per ricoprire quella precisa carica.

Certo è, ed è inutile nasconderlo, che lo spazio per le donne in politica è sempre stato poco; per cui è diventato quasi necessario ad un certo punto tutelare maggiormente il gentil sesso per assicurare che almeno una quantità prestabilita di posti in Parlamento e nelle giunte fossero a loro riservate: sono nate perciò le cosiddette Quote Rosa!


A quanto pare però, non basta neanche questo!

E' del 20 settembre la notizia della presenza di GIUNTE FUORILEGGE in tutta il Bel Paese. Basta cliccare qui per avere un elenco completo delle Città italiane che non hanno (o hanno meno del 50% stabilito dalla legge) assessori donna!

E tra i nomi delle città inquisite, ahimè, compare anche quello del mio paese!

La giunta Alemanno fu sciolta e riformata proprio per questa mancanza...come ci si comporterà adesso che le Giunte della vergogna, così soprannominate dall'articolo su Ingenere.it, si sono moltiplicate? Si interverrà, giustamente, per scioglierle e riformarle secondo la legge? Attendiamo risposte!

Nella mia cittadina, intanto, tutto tace come se niente fosse!




mercoledì 26 settembre 2012

La differenza tra LORO e NOI!

Un ritratto molto triste ma veritiero quello delineato ieri sera da Maurizio Crozza a Ballarò, ritratto di un'Italia ormai dilaniata dalla delinquenza (soprattutto ai piani alti!) e dagli scandali; un'Italia dove ormai qualsiasi cosa -anche quelle che arrivano quasi al limite dell'incostituzionalità- rischia di diventare legale; l'Italia di un Presidente di regione -per giunta la regione Lazio- che sostiene di non sapere nulla di ciò che di oscuro accadeva nel suo consiglio regionale per poi dichiarare -una volta dimessa e fuori da ogni rischio- "Ora da persona libera dirò tutto ciò che so"...sempre più si ha l'impressione nel nostro Paese di andare incontro ad "un domani che arriva ma che sembra in apnea" come direbbe Luciano Ligabue.


Crozza ironizza anche sugli italiani che, nonostante tutto, faticano a scendere in Piazza. Non si può dire lo stesso certo degli Indignados spagnoli che da ieri assediano Madrid e di cui i TG e le testate nazionali faticano a parlare.

E' infatti di ieri la notizia dell'assedio al Parlamento spagnolo da parte di migliaia di manifestanti che protestano contro le misure di austerità adottate dal governo. Le proteste in particolare sono volte alle richieste di "salvataggio" della democrazia, a dire dei manifestanti, "sequestrata" dai politici, e di una nuova Costituzione.



Premesso che -dal momento che in Italia come in qualsiasi stato democratico il diritto alla manifestazione di pensiero, il diritto allo sciopero ed il diritto di riunione, sono costituzionalmente tutelati- non credo nelle manifestazioni violente che rischiano di diventare un pretesto per chi ha solo voglia di guerriglia e di mettere in secondo piano le richieste ragionevoli e concrete di chi nelle manifestazioni ci crede davvero; sono invece convinta che da ciò che sta accadendo in Spagna qualcosa noi Italiani potremmo imparare.

Penso che sia arrivato il momento -più che mai- di far sentire la nostra voce; la voce di un popolo stanco dei soprusi di una classe politica inadeguata, stanco di arrivare a stento alla fine del mese e di vedere gente che pranza ogni giorno con ostriche e champagne; cittadini ormai disgustati dalla malapolitica che rischia di oscurare anche quelle poche personalità politiche positive che fortunatamente esistono ancora nel nostro Paese. Scendiamo in piazza, facciamolo pacificamente e mostriamo anche noi che a questa situazione diciamo NO!

E' arrivato il momento anche per noi di dire basta...se non ora, quando?



martedì 25 settembre 2012

Il volto Rosa degli USA!

Treno in ritardo di 5 minuti già alla partenza, aria condizionata (e mi fa freddo!) e poche ore di sonno sulle spalle...è passato più o meno così ieri il mio pomeriggio! Menomale che in viaggio ero in compagnia e che, come al solito, insieme a me c'era anche la mia scorta di giornali che adoro, da sempre, leggere in treno.

Gossip per lo più (si, ogni tanto voglio darmi anche io alle letture "leggere"!) ma dopo Belèn che parla della sua gelosia per Stefano e Kate in topless che sconvolge il mondo, su uno in particolare (DonnaModerna ndr) trovo un articolo davvero interessante. In realtà ho comprato la rivista proprio perchè ad incuriosirmi è stata una foto in basso sulla copertina: collage con Michelle Obama e Ann Romney e su la scritta "Ma se sono così brave, pechè il presidente non lo fanno loro?"

L'articolo è un elogio all'operato della First Lady e a quello della moglie del candidato Repubblicano, in particolare ai loro discorsi di rito tenuti alle Convention dei rispettivi partiti. Segue poi una riflessione su quanto le apparizioni televisive e in copertina dell'una o dell'altra facciano risalire nei sondaggi le quotazioni elettorali dei mariti.

Due donne forti, determinate ed eleganti ma molto, molto diverse tra loro. Michelle La Vaughn Robinson Obama è nata e cresciuta nel ghetto nero di Chicago e si è laureata in legge grazie ad una borsa di studio, ha sposato Obama ed è diventata poi mamma di due bambine. Ann Lois Davies Romney invece, casalinga, proviene da una ricca famiglia del Michigan, ha sposato Mitt Romney all'età di 20 anni e da allora è diventata la perfetta moglie e mamma americana (5 sono i figli della coppia!).

Orto nei giardini della Casa Bianca per la prima, cavalli purosangue per la seconda; vestiti alla moda per Michelle e Tailleur per Ann che in questa campagna elettorale predilige il rosso (colore dei repubblicani); differenti ma anche vicine, entrambe volti di un'America moderna che sta cambiando ed entrambe mogli attente e premurose di due uomini pubblici, sempre presenti ed impeccabili sulla scena accanto ai due candidati alla poltrona più importante del mondo. E c'è chi giura che se in pubblico le due donne ricoprono perfettamente il ruolo di "ombra" dei loro mariti, in casa portano i pantaloni e riescono a farli filar dritti!

La domanda quindi, chiaramente provocatoria (nessuna delle due ha alle spalle una carriera politica tale da permettersi la candidatura alle presidenziali), che arriva dalla redazione di Donna Moderna è lecita...una donna come Ann o Michelle non potrebbe guidare l'America? Che gli USA fossero pronti ad un presidente nero ma non ad un presidente donna era stato chiaro già alle scorse elezioni quando, nelle primarie, si preferì Obama a Hilary Clinton. Eppure c'è già chi scommette che l'ex first lady, già due volte senatrice ed ora segretario di Stato, sarà la prossima candidata del Partito Democratico e nel 2016 siederà nella camera ovale. Io, vi dirò, un po' ci spero!

La domanda ora però sorge spontanea...l'America forse c'è vicina, ma l'Italia -che di donne capaci è competenti ne ha a migliaia- sarà mai pronta ad un Presidente, o meglio ancora ad un primo ministro, donna?




lunedì 24 settembre 2012

A volte ritornano: "Viaggio nel tempo"

Continuando a parlare di musica, posto oggi -decisamente in ritardo rispetto agli altri giorni- un mio scritto,  già pubblicato altrove, a cui sono molto legata. Risale ad un po' di tempo fa, al 2007, anno in cui ho partecipato con questo testo al "Premio Nazionale Diamante" classificandomi seconda. So che è un po' vecchiotto ma ci tengo a pubblicarlo perchè penso che "Viaggio nel Tempo", è questo il titolo che scelsi di dargli, abbia raccontato e continui tutt'ora a raccontare un pezzetto di me...


Guardo l’opuscolo del concorso, per la mia categoria ci sono due possibilità: racconto breve o riflessioni libere…i racconti non sono mai stati il mio forte, vada per le riflessioni! Riflettere, la musica mi aiuta a riflettere…Seleziono i brani sul mio pc col tasto destro del mouse, poi clicco su “riproduzione casuale”…

Parte la prima canzone, è Ogni volta di Antonello Venditti, la canzone della mia infanzia. Mi rivedo bambina nel salotto di casa mia ad ascoltare e riascoltare questa canzone, con la luce del sole che, soffusa, entra dalle finestre ed illumina la stanza…ogni volta che la riascolto provo sempre le stesse sensazioni: rivedo il rossore della stanza attorno a me, rivedo il tavolo e tutte le foto che sul mobile sono illuminate dagli spiragli di luce. 

Il brano finisce, tocca a 50 Special dei Lunapop…qui ero già più grande! Stavolta la mia memoria mi riporta al cortile dell’Eden Bar a 9 anni circa. Nei miei ricordi sono seduta su una vespa 50 bianca, un po’ malconcia. Davanti, al posto di guida, c’è Riccardo, seguo io, subito dopo Federico e infine Valentina; io con 3 dei miei migliori amici. Cantavamo (beh, si fa per dire…) questa canzone da bambini, proprio all’Eden bar…ormai eravamo diventati l’attrazione principale della serata. Era divertente dopo la pausa del piano-bar, a mezzanotte, andare tutti e 4 a prendere la vespa di uno dei bar-man parcheggiata poco lontano, metterla davanti al palco, salirci e partire, beh…solo con la musica e con la fantasia, perché ovviamente la vespa era ferma li; e a guardarci c’erano tutti…rivedo i visi sorridenti dei nostri genitori, i flash di tutte le foto che ci scattavano e risento gli applausi del pubblico divertito da quei quattro ragazzini.

Tocca ad Always di Bon Jovi “I'll be there till the stars don't shine till the heavens burst and the words don't rhyme and I know when I die, you'll be on my mind and I'll love you – Always”…Always, per sempre. Non c’è un solo ricordo legato a questa canzone, l’ho usata come sottofondo al video dell’ultima gita scolastica in Umbria e a Rimini, fatta con la mia classe a Maggio 2007, perché le emozioni e le sensazioni di quei 6 giorni trascorsi insieme credo resteranno dentro me “per sempre”. Le mie compagne di stanza: Maria Vittoria e Paola; la nostra stanza, secondo tutti disordinata, secondo noi “vissuta”; le nottate trascorse a parlare, a scherzare…beh, anche a dormire; i paesini dell’Umbria visti tutti a piedi perché il prof. si era arrabbiato vista la scarsa voglia che la sera prima avevamo di dormire; le cascate del Niagara, attrazione principale di Mirabilandia; Buffy in TV e Paola in trance davanti al televisore; i colori del cielo di Rimini all’alba; il numero sorprendente di febbricitanti in quei sei giorni (io ero tra questi!); le canzoni assurde che l’autista metteva nel pullman; Vincenzo che al mattino mi urlava nelle orecchie per svegliarmi…insomma ricorderò tutto, anche le piccole cose; perché ogni attimo, ogni istante è stato nel bene o nel male unico ed irripetibile.

Eccolo qua il quarto brano, questa volta il ricordo è molto recente. Era il 17 agosto 2007, l’anfiteatro dei ruderi di Cirella stracolmo di gente…il concerto di Samuele Bersani! La canzone che mi riporta indietro di 2 mesi e poco più è Giudizi Universali, quella di Bersani che preferisco. Nonostante non sia proprio una sua accanita fan, il concerto è stato uno dei più belli a cui abbia mai assistito. Lui era lì, a pochi, pochissimi metri da me, ed io lo ascoltavo e lo guardavo ammaliata dalla sua voce e dal suo modo di parlare e interagire col pubblico. Oltre a cantare si raccontava e, più che un artista che cerca confronto con il suo pubblico, dava l’impressione di un uomo che tranquillamente conversa con i suoi amici…con più di 1000 amici giunti lì solo per lui. Sorrisi, lacrime, foto e autografi hanno accompagnato Bersani quella sera, e il cielo stellato, complice della magica nottata, rendeva l’atmosfera ancora più speciale. 

Eccola qui, speravo che fosse in questo elenco…penso proprio che questa canzone riporti me e altre migliaia di persone alla stessa identica serata; quella del 9 luglio 2006…il 9 luglio 2006 noi italiani diventavamo per la quarta volta CAMPIONI DEL MONDO! La canzone in questione è Seven Nation Army dei White Stripes, il tormentone di quell’estate, il sentito e risentito POPOPOPOPOPOPO… Ricorderò tutto di quella sera: i suoni, i rumori, gli odori, le sensazioni…è stato un susseguirsi di emozioni. Ricordo in particolare i secondi prima dell’ultimo rigore; eravamo tutti davanti al televisore, eravamo tutti lì a guardare fisso i capelli, la maglietta e soprattutto i piedi di quello che sarebbe diventato “l’uomo dei mondiali”, Fabio Grosso… 10, 9 la tensione saliva; 8, 7, 6, le gocce di sudore sul viso del numero 3 dell’Italia brillavano e nei suoi occhi c’erano gli occhi di tutti gli italiani che, inorriditi e speranzosi, fissavano la palla e poi il portiere della Francia per poi tornare sulla palla e ancora sul portiere della Francia; 5,4, “se segna è fatta” ha detto qualcuno”; 3,2,1…GOAL! E subito dopo sfilate, cori, docce con acqua e spumante, abbracci, bandiere su bandiere…un tripudio di tricolore! E’ stata una serata stupenda, soprattutto per me, che la gioia della vittoria dei mondiali, non l’avevo mai vissuta.

Oh no…è iniziato il sesto brano! Lo ascolto e sorrido…con questo faccio un altro tuffo nel passato…1997, ’98 forse. La cameretta di Vale, eravamo proprio piccole! Ballavamo e cantavamo all’impazzata le canzoni delle Spice Girls, quella che mi porta indietro di circa 10 anni è Wannabe, uno dei primi singoli delle “Spice”. Da bambina erano in assoluto il mio gruppo preferito: avevo CD, poster, giornali e addirittura film che le riguardavano, e la mia assurda passione era condivisa dalle mie amiche. Passavamo ore sdraiate sul parquet della stanza di Vale o sulla moquette in camera mia e ascoltavamo e riascoltavamo quelle canzoni, immerse nei nostri desideri di bambine.

Riconosco la voce di Avril Lavigne, il brano che segue è My Happy Ending. E’ strano che Avril Lavigne segua le Spice Girls in questa insolita riproduzione di brani. Se è vero che da bambine adoravamo ascoltare quelle 5 ragazze di Liverpool che stavano letteralmente conquistando il mondo, oggi, nei pomeriggi che trascorriamo insieme, siamo spesso accompagnate dalla voce di Avril Lavigne. Genere diverso, tematiche diverse, in realtà anche noi siamo diverse…i pomeriggi che passiamo tutte insieme sembrano sempre troppo brevi, avremmo bisogno di mesi, anni, per fare tutto ciò che desideriamo fare. E Avril è sempre lì con noi, ci accompagna nelle nostre pazze idee, accompagna me, Ilaria, Serena, Irma, Valentina, Paola, Silvia, Maria Vittoria, Ludovica e Fabrizia…con “Complicated” vuole farci capire che non tutto è semplice come sembra, con “Innocence” ci parla di quant’è bello crescere, con “I’m with you” ci ricorda che comunque l’unica cosa che conta è restare unite, e, con “My Happy Ending” ci fa sperare, perché il lieto fine non esiste solo nelle favole.

Non c’è un vero ricordo legato alla canzone che è appena iniziata, Certe Notti. “Certe notti”, per quel che mi riguarda, può essere definita la canzone per eccellenza di quel genio della musica che risponde al nome di Luciano Ligabue. Ho iniziato a conoscerlo tardi, un paio d’anni fa, ma da quel momento me ne sono innamorata! Non c’è canzone che non conosca, non c’è titolo che mi sfugga, potrei elencarli tutti, uno ad uno…Ligabue per me non ha segreti! “Certe notti”, come ho già accennato, non mi riporta ad un periodo in particolare, perché è una di quelle canzoni che c’è sempre: c’era quando io ero bambina e, nonostante non mi piacesse molto Ligabue, ricordo di averla ascoltata qualche volta; c’è nei lunghi viaggi in pullman; c’è alla radio poco prima di andare a letto; c’è nei negozi quando entri a cercare qualche felpa; c’è nella macchina di mamma quell’unica volta in cui lo stereo ha deciso di funzionare; c’è alla tv nei concorsi canori; c’è…vuoi o non vuoi “Certe Notti” c’è, è una di quelle canzoni intramontabili che raccontano un pezzetto di vita di ognuno di noi. Perché è capitato a ciascuno di noi in “certe notti” di farci disinfettare, in senso metaforico e non, le ferite da qualche amica; di trovare chiusi i bar e, per festeggiare, accontentarsi di qualsiasi posto; di stare così bene da sperare che quelle notti non finissero mai. 

Aspetto, questo che sta per iniziare deve essere l’ultimo brano…il mio pc ha questo difetto! Sempre, quando ascolto un elenco, la riproduzione si blocca prima dell’ultima canzone, quasi come in un film quando si aspetta l’ultima e in assoluto più attesa canzone che accompagnerà la scena più importante…E’ iniziata, la riconosco, è Unwritten di Natasha Bedingfield. E’ buffo che l’ultima canzone sia proprio questa; nello scorrere i titoli delle altre canzoni c’era sempre qualcosa di speciale, sapevo dove ricollegarle; anche Certe Notti che di per sé non mi portava ad un unico ricordo, aveva ed ha un ruolo importante nella colonna sonora della mia vita…Unwritten invece, nonostante sia una canzone che adoro, non ha davvero un suo posto nel puzzle dei ricordi, forse perché parla di futuro. Se Ogni volta, 50 Special, Always, Giudizi Universali, Seven Nation Army, Wannabe, My Happy ending e Certe Notti, si ricollegavano a ricordi più o meno recenti e perciò al passato, Unwritten è presente, Unwritten è futuro. Come la stessa canzone dice: “Oggi è il giorno in cui inizia il mio libro…il resto non è ancora scritto!"









domenica 23 settembre 2012

#ItaliaLovesEmilia




Ieri sera pressappoco dalle ore 20,00 è andato in onda sul canale 351 di Sky Primafila e a reti unificate su tutte le radio italiane, con la programmazione comune intitolata "Radio Loves Emilia", il Concerto-Evento in favore dei terremotati emiliani "Itala Loves Emilia".

La serata, che non ha nulla da invidiare a Woodstook, ha visto tanti grandi nomi della musica italiana alternarsi sul Megapalco a Campovolo di Reggio Emilia: Zucchero, Tiziano Ferro, Biagio Antonacci, Elisa, i Nomadi, Fiorella Mannoia, Renato Zero, i Negramaro, Caludio Baglioni, i Litfiba, Giorgia e ovviamente...il mio adorato Luciano Ligabue!
L'unica assente annunciata, causa gravidanza, è stata Laura Pausini che nei giorni scorsi ha comunque salutato tutti i suoi fans e ha ricordato di essere vicina con il cuore e con la mente ai suoi colleghi e alla sua Regione.

Non ho potuto seguire Campovolo dal vivo nemmeno stavolta (maledetti esami!) ma ho seguito passo dopo passo la diretta su RTL (anche in video #menomalechecèsky!) e ho scambiato commenti istantanei con tanti che -come me- su facebook o twitter scrivevano delle loro sensazioni ed impressioni nel seguire, anche solo da lontano, questo storico e meraviglioso concerto.

Emozionatissimi gli artisti intervistati subito dopo le loro esibizioni dai conduttori che si alternavano negli studi radiofonici, caldo il pubblico e spettacolari -come sempre- le immagini dal Campovolo.
Una serata unica che ha raccolto più di 4 milioni di euro dai 150.000 biglietti venduti. (Acora indefinito il ricavato ottenuto dai biglietti televisivi su Sky e dai numerosi gadget degli stand sul posto!)

Uno spettacolo si, ma anche e soprattutto un evento beneficolo -come ha spiegato bene Elisa Debbi, la ragazza di Mirandola invitata sul palco che, in un momento emozionantissimo, ha letto una poesia scritta per la sua terra e ha concluso con "L'Emilia non vi dimenticherà"- che aveva come primo scopo quello di far sentire gli italiani tutti vicini all'Emilia, con il cuore e con i fatti...e l'obiettivo è stato centrato in pieno!

Personalmente ho adorato il coro di 150.000 persone che intonava "Siamo così...dolcemente complicate..." insieme a Fiorella Mannoia in Quello che le donne non diconomi sono emozionata nel duetto di Elisa e Giuliano su Ti vorrei sollevare, ho ascoltato Via di Claudio Baglioni insieme a mia madre che lo segue da sempre e con mia madre ho canticchiato Non vivo più senza te di Biagio Antonacci mi sono scatenata -anche se a distanza- su Il più grande spettacolo dopo il Big-bang di Jovanotti...

Ma le emozioni più grandi, più forti, più belle...come sempre me le hai fatte provare TU!!!!!

LUCIANO!

La prima lacrima mi è scesa mentre "a sorpresa" (mica tanto!) Ligabue è apparso sul palco sul finale de Gli ostacoli del Cuore...meravigliosi, affiatamento unico con Elisa! L'ho visto poi entrare inaspettatamente (e stavolta sul serio!) in scena per cantare Tex insieme ai Litfiba e restarci per Il mio Nome è mai più in versione corale (Oltre a Pelù, Jova e Liga per stavolta c'erano anche Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni).
Il mio nome è mai più credo sia stato uno dei pezzi più emozionanti dell'intera serata, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di ascoltarla dal vivo e di trovarsi di fronte a tutti quei magnifici artisti. Il pezzo, scritto a suo tempo come protesta alla guerra in Kosovo, è sembrato in questa occasione un abbraccio di voci capace di coivolgere l'Emilia intera nella sua stretta!

Ho dovuto attendere un po' per ritrovarlo ancora sul palco, ma la cosa bella è stata vedere quanti -come me- su facebook e twitter lo aspettavano, lo cercavano e lo volevano...sembrava di trovarsi nella solita "famiglia" su barMario o Ligachannel! Ed ogni volta che entrava in scena...commenti, post, tweet e faccine commosse invadevano la mia bacheca! Come sempre grande...grande Luciano!

Finalmente ritorna...chiude lui, il padrone di casa a Campovolo! Lo introduce Jovanotti con una presentazione da urlo...bellissimo,  lo vedo meglio e mi accorgo che è tutto in nero! Parte il primo pezzo:
Riff di chitarre e carica con Marlon Brando è sempre lui, unico nei suoi "ohohohuohohohohoh" finali che Luciano chiede di far partire da lontano, "Come se vi faceste le unghie, un po' così..."
Spettacolo ed emozione per Non è tempo per noi duettata magnificamente con Zucchero, che mi porta quasi -di nuovo- alle lacrime!
Qualche parola,"Questo posto ci sta abituando al fatto che effettivamente le magie succedono: la stessa magia che in qualche modo avete portato voi o vi ha contagiato è presente in tutti quelli che sono saliti su questo palco. Gliel'ho vista bene oggi. Nel backstage c'è una grandissima felicità per quello che è successo e io non posso far altro che unirmi a loro e dirvi il mio enorme Grazie" (ma fatecelo vedere...perchè ci nascondete solo lui? che mi frega di vedere i conduttori radiofonici che ballano?????) e come al solito il suo messaggio...non disperate, è difficile crederlo ma IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE!

E' con questo pezzo che Luciano chiude il suo trittico di canzoni! Lo raggiungono tutti sul palco e a parlare stavolta è Baglioni che introduce il brano di chiusura scelto per il finale da cantare tutti insieme: A Muso Duro di Pierangelo Bertoli. Pensavo di essere un po' di parte ma mia madre mi conferma stamattina che appena è stato Luciano a prendere il microfono, in questo ultimo pezzo, è partito forte un boato da Campovolo! Questa canzone è un augurio, un pensiero ed un'esortazione per tutti gli Emiliani, per non arrendersi, per continuare a lottare ed essere tutti isieme...

"Guerrieri CON la Patria e senza spada, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro!" 

sabato 22 settembre 2012

Sud e Green Economy, Torraca: Una piccola Smart City!


Quando si tratta di Sud sentiamo come sempre parlare criminalità organizzata, di servizi pubblici inefficienti, di malasanità, di giovani in fuga e chi più ne ha più ne metta. Sebbene non credo che il Sud sia solo questo, purtroppo è innegabile –anche e soprattutto dal punto di vista economico- che il divario tra Nord e Sud esista e che la crisi dilagante lo abbia forse accentuato ancor di più.

La Germania in 20 anni è riuscita a rimettere in pari la Germania dell’est, il suo sud, con la Germania dell’ovest (il suo nord) e l’ha fatto mettendoci soldi e programmazione.

In questo periodo parlare di utilizzo soldi pubblici è chiaramente complicato, vista appunto la crisi che ha colpito l’Italia, ma qualcosa si muove e può muoversi soprattutto se si tratta di investimenti. Quanto alla programmazione la grande operazione di coesione economica e sociale tra est e ovest della Germania ha coinvolto il governo, gli imprenditori, le banche e le forze sociali su obiettivi e strategie e su questo versante noi italiani potremmo e dovremmo imparare molto da loro. 

Per risollevare il sud certamente una grande mano è offerta oggi dalla green economy. Puntare sulla Green Economy a Sud è possibile viste le peculiarità offerte dal territorio, vista la clemenza della natura che ci ha concesso quasi 12 mesi di sole all’anno e visto lo sviluppo ecosostenibile già esistente in alcuni centri -anche piccoli- del meridione, che rappresentano delle vere e proprie eccellenze. Basti pensare ad un esempio su tutti: Torraca.



Ho avuto l’opportunità –durante la festa nazionale di API tenuta dal 13 al 15 settembre scorsi a Maratea- di seguire un laboratorio sulle SMART CITIES, le città intelligenti che puntano sull’ecosostenibilità. Durante il laboratorio ci hanno spiegato che l'Italia in confronto ad altri stati europei ha poche città che ad oggi possano definirsi SMART...ma Torraca, la prima LED CITY al Mondo, penso possa rientrare tra queste o sicuramente essere sulla buona strada!

Torraca è un piccolo borgo medievale in Provincia di Salerno a metà strada tra mare e montagna con circa 1400 abitanti ed è l’esempio evidente di come lo spirito di iniziativa e l’attenzione crescente alle tematiche ambientali possano generare benefici a tutta la popolazione. Grande attenzione è stata data alle energie rinnovabili e al risparmio energetico e queste iniziative non sono che parte di un progetto più ampio che mira a considerare lo sviluppo sostenibile a 360° e che ha anche portato l’amministrazione comunale ad avviare una serie di iniziative.

Innanzitutto l’illuminazione al LED
Torraca è ufficialmente il primo paese al mondo completamente illuminato a LED ad altissima efficienza (80 lumen per Watt) attraverso un sistema brevettato da Elettronica Gelbison (azienda specializzata in sistemi elettronici e proveniente dal vicino centro di Ceraso). I LED a bassissimo impatto ambientale, ma con rendimenti elevatissimi, sono stati installati agli oltre 700 punti luce, sia lungo tutte le strade comunali di accesso, sia lungo le caratteristiche stradine del centro storico. Il risparmio energetico di questa operazione è valutato intorno al 65%, la riduzione dei costi legati alla manutenzione dell’impianto di illuminazione è del 50% e la riduzione dell’inquinamento luminoso è addirittura pari al 90%.



Poi gli impianti fotovoltaici:
Su tutto il territorio comunale sono stati istallati quattro impianti fotovoltaici da 45,5 kW ciascuno. I quattro impianti producono quasi 200.000 kWh/anno, sufficienti ad illuminare vari impianti sportivi (pista go-kart, piscina comuanle) e a vendere l’energia elettrica residua alla rete elettrica oltre a recuperare i benefici economici dalla vendita di certificati verdi nazionali e usufruire degli incentivi del conto energia. I benefici in termini ambientali sono notevoli con circa 122 tonnellate di Anidride Carbonica evitate.



La Piscina
Il Comune ha realizzato un progetto di efficientazione della piscina comunale diventata ECOSOSTENIBILE, la piscina è stata collegata ad un impianto solare termico da circa 25m2. Sulla piscina stessa sono infine stati ridotti i consumi per evaporazione di oltre il 50% con un moderno sistema brevettato di copertura isotermica per piscine. Inoltre la struttura è alimentata da un impianto di 50 Kw di pannelli fotovoltaici e l’impianto d’illuminazione interno ed esterno alla piscina adotta la tecnologia a LED.



Torraca, inoltre aderisce al progetto “Comuni AzzeroCO2” promosso dall’omonima AzzeroCO2 fondata da Legambiente, Ambiente Italia e Kyoto Club e fa parte quindi di quei Comuni che vogliono costituire una rete di buone pratiche realizzate con il coinvolgimento del Territorio.

Ogni tanto un primato decisamente positivo parte dal Sud, per cui…partendo da Torraca e scendendo giù in Sicilia, passando per la Puglia, la Basilicata e la mia bellissima Calabria, rimbocchiamoci le maniche e risolleviamoci! 



venerdì 21 settembre 2012

Si può far tutto!

Ieri mi è capitato di imbattermi in una notizia particolare che riguarda l’universo femminile. Nel pomeriggio, infatti, ho sentito per radio che Jessica Valenti, fondatrice del popolare sito Feministing.com, nel suo ultimo saggio “Why Have Kids?” uscito da poco in America, si sarebbe lasciata andare a dichiarazioni del tipo “Le donne intelligenti farebbero meglio a non fare figli”.

Questa frase aveva dato vita –nel programma radio che stavo seguendo- ad un dibattito secondo cui le donne oggi dovrebbero fare una scelta tra vita privata e carriera…e le donne apparentemente più dotate o che comunque hanno successo in campo lavorativo dovrebbero, qualora decidessero di far figli, portare come si suol dire “il pane a casa” e lasciare il posto in casa ai mariti trasformati per l’occasione in perfetti MAMMI!

Se fino a poco meno di 60 anni fa il gentil sesso doveva rivendicare i propri diritti ad inserirsi nel mondo del lavoro, nella politica, e nelle istituzioni, oggi -a quanto pare- urge rivendicare il ruolo di mogli e madri nel focolare domestico! Una donna ha il diritto di assecondare le sue aspettative e attitudini lavorative ma anche quello di costruire un nucleo familiare in cui essere l’indiscussa regina!

Qualche giorno fa la programmazione di SKY CINEMA proponeva un film con Sarah Jessica Parker, “Ma come fa a far tutto?” in cui la protagonista di Sex and the City, interpretava una manager di successo che si districa tra ufficio, casa, capo, marito e figli, e appena sentita questa notizia ho subito pensato a lei che, nel corso del film, riuscirà ad abbinare armoniosamente le due “cariche” che ricopre.





Poi mi sono detta, in fondo Sarah Jessica Parker è solo una come tante! Per trovare donne del genere non bisogna guardare necessariamente ad Hollywood, basta sbirciare nelle nostre case! Le nostre madri, zie, cugine, amiche, sono tutti esempi di donne intelligenti che sono riuscite a conciliare carriera e famiglia, lavoro e affetti, ufficio e vita privata…e un giorno sinceramente io spero di riuscire ad essere proprio come loro!

Per cui lasciatelo dire cara Jessica: con la tua dichiarazione provocatoria e –azzarderei- poco intelligente…hai toppato!!!!!!!

giovedì 20 settembre 2012

Sono tornata!

Ci avevo provato già più di un anno fa...il titolo del blog era lo stesso ma quel progetto non ha avuto molta fortuna...ecco perciò che ritento!

Perchè nasce (o sarebbe meglio dire ritorna!) questo blog? Un po' di tempo fa pensando a quello che mi piacerebbe fare da grande ho dovuto affrontare una scelta universitaria e ho scelto di iscrivermi a Giurisprudenza; l'attualità, la politica, il sociale mi hanno da sempre interessata per cui la scelta è stata serena e poco combattuta! Guardandomi dentro ho sempre saputo che c'era un'altra passione che portavo nel cuore: la scrittura! Ecco perchè creare uno spazio tutto mio in cui scrivere di attualità, di sociale ma anche soltanto di quello che tutti i giorni mi capita intorno mi sembrava una buona idea! Un anno fa nasceva perciò -e oggi ritorna- "Tutta questa bellezza senza navigatore"!

Il titolo è frutto della mia terza passione, quella incondizionata che nutro per Luciano Ligabue e le sue canzoni!!!!

Non so come finirà quest'avventura, non so se riuscirò questa volta a dedicare tempo al mio piccolo spazio virtuale o anche stavolta il mio progetto finirà nel dimenticatoio, ma vale la pena tentare...perciò, se vorrete seguirmi, buona lettura a tutti voi...e in bocca al lupo a me! :)