"E’ arrivato nella mattinata di
ieri intorno alle 11, discreto come sempre nel suo semplice abito immacolato, è
sceso dall’elicottero bianco con il solito sorriso stampato sul volto che ha
fatto si che tutti lo amassero già dalla sera della sua elezione, il 13 marzo
dello scorso anno, e ha iniziato la sua visita: Papa Francesco è in Calabria.
Saranno giorni intensi, pieni, ricchi di speranza e preghiera quelli che il Pontefice trascorrerà nella martoriata regione del sud Italia, e lo saranno per lui e per tutto il popolo calabrese. Una terra difficile, la periferia di una Nazione in crisi che vive oggi la disoccupazione e la povertà come un fardello presente e pesantissimo; una regione che sente sulle spalle tutti i lati negativi dell’essere “meridione”, premiata dalla natura che la rende meravigliosa agli occhi del mondo ma punita, forse, dalla malapolitica, che quelle bellezze le ha sempre sfruttate in maniera distorta e sbagliata. Una regione fatta di contraddizioni e anomalie, di precarietà, di modernità e tradizione; una terra che sa di semplicità e di mare, abitata da uomini e donne che sono ormai abituati alle difficoltà e che sanno rimboccarsi le maniche e ripartire, ogni giorno. [...]"
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