giovedì 9 maggio 2013

E contare e camminare insieme, lo sai fare?

"Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta.
La verità è sempre illuminante.
Ci aiuta ad essere coraggiosi."



La frase sopraccitata è di Aldo Moro, ma a pronunciarla sarebbe potuto essere anche Peppino. Se ne sono andati insieme in una notte, il 9 maggio 1978, Aldo Moro e Peppino Impastato. Il primo statista superlativo e precursore della storia, il secondo un giovane che ha avuto il coraggio di combattere dall'interno  le ingiustizie della mafia.

Il 9 maggio di qualche anno fa su di loro scrissi: "In un’Italia così presa dal denaro e dai giochi di potere, in un’Italia piena di stranezze e confusioni com’è l’Italia di oggi, è giusto a volte ricordare chi c’è stato prima di noi e ha provato a fare del bene, è giusto parlare delle grandi personalità del passato. “Uomini” li definirebbe Sciascia, non “Mezzi uomini”, non “Ominicchi”, nè tantomeno “Quaquaraquà”; semplicemente uomini, uomini capaci di morire per un ideale e di imboccare la strada più difficile. E’ di questo che ha bisogno l’Italia, di UOMINI, di persone che guardandosi indietro potranno dire di aver fatto di tutto…o per lo meno di averci provato!"

Oggi rimango più che mai fedele a quell'idea. In un Paese che ha perso la bussola ricordare chi la politica l'ha fatta con amore e passione, chi -ciascuno a suo modo- si è ribellato ad un sistema che non voleva condividere; ricordare due uomini così diversi tra loro eppure legati indissolubilmente da un medesimo destino, non può che farci bene ed aiutarci ad andare avanti, passo dopo passo.


"E allora forza, conta e cammina!"


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