venerdì 7 giugno 2013

La matematica non sarà mai il mio mestiere...

Ore 10, mia zia al telefono...alle 10 e 30 c'è la recita di mio cugino, mi dice..."Che fai, vieni?"
E allora i libri si chiudono e si esce.
 
Arrivo a scuola e mi trovo di fronte a tanti ragazzini di quinta elementare in maglie bianche che cantano "Calabrisella mia" (che, vi dirò, mi piace sempre) ed una canzone sul mio paesello, Diamante. Un altro gruppetto dell'istituto di Buonvicino ci propone invece una simpaticissima tarantella...e sono contenta -dopo le innumerevoli polemiche di questi ultimi periodi- di poter scorgere negli occhi divertiti dei bambini la bellezza delle tradizioni della mia terra. (A proposito...la ballano meglio di me! - ndr)
 
 
 
 
Assieme a loro  nella palestra di quella scuola che per tanti anni è stata anche la mia, ci sono i ragazzi della scuola che sta per accoglierli...ed in particolare oggi i protagonisti sono quelli che frequentano la terza media.
 
Seduti a terra...anche loro in maglia bianca, jeans e qualche risata; tutti vicini ad assaporare a pieno questa giornata che segna la fine di un percorso e l'inizio di una nuova avventura...dall'anno prossimo si diventa grandi!
 
Sono più tecnologici, per questi giovani giusto un balletto iniziale...ci fanno vedere però dei bellissimi video proiettati al muro e di fronte a noi scorrono immagini delle gite, delle giornate in classe o semplicemente delle uscite tutti insieme, accompagnate da canzoni che personalmente mi emozionano un po': "Notte prima degli esami" e "Forever Young".
 
Li guardo mentre tra sorrisi e tante lacrime rivedono loro stessi in questi anni, e penso alla mia di classe, quella del liceo, quella degli amici che non passano mai. Mi capita sempre di pensarci soprattutto di questi periodi; ricordando l'ansia incredibile che tutti avevamo in attesa degli esami, quelle giornate lunghissime e quel senso di incertezza e di felicità che forse si prova solo durante la magia della famosa "Notte prima degli esami".
 
Quelle canzoni a me tanto care. hanno accompagnato anche il "nostro" video proiettato al pranzo dei 100 giorni...un video che aveva l'arduo compito di riassumere in meno di 10 minuti 5 anni pieni, freschi, belli, indimenticabili.
 
Trascorsi tutti insieme, sempre.
Come in ogni gruppo di amici le discussioni non sono mai mancate, le incomprensioni forse sono state troppe...ma l'affetto e le emozioni sicuramente di più! A dispetto di chi non ci credeva, anche adesso che capita di vedersi meno, quando ci ritroviamo è come se fossimo sempre lì...nell'aula con l'inchiostro sul soffitto.
 
Vi voglio tanto bene V G.

Nessun commento:

Posta un commento