"In un solo giorno, lo scorso 25
ottobre, il centro Italia ha fatto da sfondo e palcoscenico alla messa in scena
delle due inconciliabili e antitetiche sinistre: una a Roma ed una a Firenze;
una in piazza all’aperto ed una al chiuso, distribuita intorno alle tavole
rotonde. Un popolo elettorale confuso, perennemente indeciso, sempre in bilico che
si è dovuto dividere tra la scelta di essere a manifestare per le strade
capitoline insieme alla CGIL di Susanna Camusso, con le bandiere rosse e i
soliti cori –da “Bella ciao” a “Fischia il vento”- e la possibilità, invece, di
incrociare nelle sale della stazione Leopolda di Firenze Matteo Renzi o uno dei
suoi ministri per discutere insieme a loro e ad altri centinaia di militanti
del futuro del Paese. [...]"
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