"Era il 14 ottobre del 2007 quando tre milioni 554 mila 169
elettori (compresi i sedicenni) del centro-sinistra si recarono alle urne per
eleggere il segretario nazionale del neonato Partito Democratico e la sua
assemblea nazionale costituente. Si ci allontanava quindi dall’idea di
coalizione dell’Ulivo per rivolgersi verso un partito unico ed unitario che
potesse raccogliere e tenere insieme le diverse anime del centro-sinistra. Si
sceglieva per il nuovo nato, sognando il bipolarismo, lo stesso nome dello
storico partito della sinistra americana e dagli americani -per scegliere la
guida del nuovo soggetto che si apprestava a nascere e ad essere grande
protagonista della scena politica del Belpaese- si imparava e prendeva in
prestito il metodo delle “primarie”, da
sempre utilizzate negli States per la scelta del leader nelle Convention [...]"
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