"Un
pubblico ospedale, una ragazza si reca al reparto di ginecologia per farsi
prescrivere la cosiddetta “pillola del giorno dopo” per timore di una
gravidanza indesiderata dopo un rapporto non protetto; cerca aiuto,
informazioni, forse anche conforto morale in un momento che appare difficile.
L’infermiera di turno, però, si rifiuta di prescriverle il farmaco. E’ successo
due volte questa settimana presso l’ospedale di Voghera a due giovani donne e
sempre con la stessa infermiera. Entrambe le ragazze -forse perché mortificate,
forse perché non pensavano di trovarsi di fronte ad una discussione che
riguardasse l’etica professionale del personale ospedaliero- hanno deciso di
allontanarsi dalla struttura senza ricevere il farmaco richiesto ma hanno
segnalato l’accaduto alla direzione sanitaria e all’azienda ospedaliera.
L’infermiera –ripresa dalla caposala e dal medico di turno in una delle due
occasioni- ha in seguito spiegato che la sua è stata una reazione dettata non
da motivi religiosi ma dalla coscienza, non ha minacciato le giovani ma si è
rifiutata di effettuare la prescrizione perché ha cercato di convicerle a
“salvare una vita umana”."
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