"Noi esseri umani siamo la somma di tutti
i momenti che abbiamo vissuto,
i momenti che abbiamo vissuto,
di tutte le persone che abbiamo conosciuto..."
(La Memoria del Cuore)
Queste vacanze Pasquali sono passate
così: tra un dolcetto, una pizza in compagnia, la solita pasquetta tutti
insieme e qualche film...in particolare proprio domenica pomeriggio, il giorno
di Pasqua, ne ho visto uno che aspettavo di poter guardare da tanto tempo: "La
memoria del cuore" diretto da
Michael Sucsy con protagonisti
Channing Tatum e Rachel McAdams.
E' la storia di Leo e Paige, due novelli
sposi che vedono la loro vita cambiare quando lei -reduce da un brutto
incidente- si risveglia dal coma e non ricorda nulla degli ultimi anni della
sua vita, del suo lavoro...e del suo matrimonio! Non ricorda il primo incontro,
il primo bacio, la cerimonia nuziale fugacemente e clandestinamente celebrata
nelle sale di un museo; non riesce più a far ritornare alla mente le sensazioni
e le emozioni che quel'uomo le ha trasmesso...Leo è completamente cancellato
dalla sua memoria!
Proprio come in "Se mi
lasci ti cancello" (titolo italiano -molto contestato per la
traduzione- di "Eternal Sunshine of
the Spotless Mind", film
di Michel Gondry, con Jim Carrey e Kate Winslet). In questa
pellicola però la scelta di cancellare i ricordi di una storia finita è
volontaria da parte di entrambi i protagonisti che -per non soffrire più- si
sottopongono all'immaginario programma di cancellazione della memoria
dell'azienda "Lacuna Inc". La procedura alla quale i due si
sottopongono prevede di addormentare il paziente per effettuare la rimossione
di alcuni ricordi. Clementine e Joel (questi i loro nomi) riusciranno nell'intento,
ma durante il processo di cancellazione si troveranno a rincorrersi negli
angoli più nascosti delle loro menti, ad inseguire il ricordo di un amore che
forse fa star male ma è ancora reale e vivo e finiranno per ritrovarsi anche
nella vita vera, una volta svegli.
Che i ricordi siano parte
integrante di una storia ce lo dimostra anche Rory Gilmore (Alexis Bledel)
-protagonista di Una Mamma Per Amica- che dopo la
rottura con il suo primo ragazzo raccoglie ogni oggetto della casa che in
qualche modo la riconduce a lui nella"Scatola di Dean" (questo
il nome del giovane)...noi forse non abbiamo più scatoloni e soffitte,
preferiamo conservare foto, messaggini e mail -di cui amiamo fare gli
"screen"- in qualche cartella nascosta nei meandri del nostro pc,
però -se ne abbiamo voglia- una sera ci basta cliccare sull'icona giusta per
far scorrere ancora lo sguardo sulle parole scritte, sulle battute che rilette
magari ancora ci fanno sorridere; ci basta riguardare le facce felici e
divertite di una foto per risentire ancora i profumi e le emozioni accantonate
e messe da parte.
Ed è questo che Leo cerca di fare ad un
tratto : l'uomo cerca di far rivivere a Paige tutte le tappe della loro
storia...in una notte!
Il vedere la coppia ripercorrere insieme
in una sola serata tutte le loro avventure ed abitudini è stata decisamente la
parte del film che ho preferito. Dal ritornare al parcheggio dove si sono
incontrati per la prima volta, passando per il "gioco dei
cioccolatini", fino ad arrivare al bagno al lago in un freddissimo
Aprile...semplici gesti di complicità che solo due innamorati possono
riconoscere. Paige non riesce a ricordare, ma in lei in fondo nulla è
cambiato...se hai adorato un libro una volta, le suggerisce il marito, se
quello era il tuo libro preferito, vorresti sempre rileggerlo per la prima
volta per riuscire a riprovare le stesse sensazioni di un tempo...e Leo in
fondo è e sempre sarà come il libro preferito di Paige, le è stata solo offerta
l'opportunità di leggerlo come se no lo avesse mai fatto ed innamorarsene
ancora...ed è quello che accadrà!
Il film comunque -devo ammetterlo- non è
stato proprio all'altezza delle aspettative, anche se sul lieto fine ho
ceduto…io queste romanticherie le adoro!
Tra l'altro mia opinione è cambiata e
l'ho apprezzato un po' di più nel momento in cui ho scoperto che questa
pellicola era stata tratta da una storia vera: quella di Kim e Krickitt Carpenter, che il 24 novembre 1993, a pochi mesi dalle loro
nozze, furono vittime di un incidente stradale che cambiò le loro vite. Kim non
ha mai riacquistato la memoria ma lei e Krickitt hanno ricostruito la loro
famiglia e suggellato il loro amore mettendo al mondo due bambini.
Sapere che non si tratta solo di una
storia strappalacrime da film mi ha fatto pensare che allora è davvero
così...l’amore vero supera le difficoltà, forse perchè il destino ci mette
sulla strada la persona giusta e potremmo anche perdere la memoria e
“rinascere” centinaia di volte, ma se la rincontrassimo sarebbe sempre lei la
prescelta; o magari semplicemente non si tratta di percorsi già scritti ma è
una nostra decisione, la nostra strada la scegliamo noi e seppure ci viene
offerta la possibilità di ricominciarla daccapo, finiamo sempre per compiere
sempre gli stessi passi.
Non so se sia il fato o la volontà...so
però che forse è vero: nulla può separarti dall'amore vero che altro non è -per citare la McAdams in un altro film di successo ("Due single a
nozze" - ndr) che - "la tua anima riconosce il suo
contrappunto in un'altra".
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