martedì 2 aprile 2013

Questa sera che non hai da fare...

"Noi esseri umani siamo la somma di tutti 
i momenti che abbiamo vissuto, 
di tutte le persone che abbiamo conosciuto..."
(La Memoria del Cuore)


Queste vacanze Pasquali sono passate così: tra un dolcetto, una pizza in compagnia, la solita pasquetta tutti insieme e qualche film...in particolare proprio domenica pomeriggio, il giorno di Pasqua, ne ho visto uno che aspettavo di poter guardare da tanto tempo: "La memoria del cuore" diretto da Michael Sucsy con protagonisti Channing Tatum e Rachel McAdams. 

E' la storia di Leo e Paige, due novelli sposi che vedono la loro vita cambiare quando lei -reduce da un brutto incidente- si risveglia dal coma e non ricorda nulla degli ultimi anni della sua vita, del suo lavoro...e del suo matrimonio! Non ricorda il primo incontro, il primo bacio, la cerimonia nuziale fugacemente e clandestinamente celebrata nelle sale di un museo; non riesce più a far ritornare alla mente le sensazioni e le emozioni che quel'uomo le ha trasmesso...Leo è completamente cancellato dalla sua memoria!



Proprio come in "Se mi lasci ti cancello" (titolo italiano -molto contestato per la traduzione- di "Eternal Sunshine of the Spotless Mind", film di  Michel Gondry, con Jim Carrey e Kate Winslet). In questa pellicola però la scelta di cancellare i ricordi di una storia finita è volontaria da parte di entrambi i protagonisti che -per non soffrire più- si sottopongono all'immaginario programma di cancellazione della memoria dell'azienda "Lacuna Inc". La procedura alla quale i due si sottopongono prevede di addormentare il paziente per effettuare la rimossione di alcuni ricordi. Clementine e Joel (questi i loro nomi) riusciranno nell'intento, ma durante il processo di cancellazione si troveranno a rincorrersi negli angoli più nascosti delle loro menti, ad inseguire il ricordo di un amore che forse fa star male ma è ancora reale e vivo e finiranno per ritrovarsi anche nella vita vera, una volta svegli.

Che i  ricordi siano parte integrante di una storia ce lo dimostra anche Rory Gilmore (Alexis Bledel) -protagonista di Una Mamma Per Amica- che dopo la rottura con il suo primo ragazzo raccoglie ogni oggetto della casa che in qualche modo la riconduce a lui nella"Scatola di Dean" (questo il nome del giovane)...noi forse non abbiamo più scatoloni e soffitte, preferiamo conservare foto, messaggini e mail -di cui amiamo fare gli "screen"- in qualche cartella nascosta nei meandri del nostro pc, però -se ne abbiamo voglia- una sera ci basta cliccare sull'icona giusta per far scorrere ancora lo sguardo sulle parole scritte, sulle battute che rilette magari ancora ci fanno sorridere; ci basta riguardare le facce felici e divertite di una foto per risentire ancora i profumi e le emozioni accantonate e messe da parte.

Ed è questo che Leo cerca di fare ad un tratto : l'uomo cerca di far rivivere a Paige tutte le tappe della loro storia...in una notte!

Il vedere la coppia ripercorrere insieme in una sola serata tutte le loro avventure ed abitudini è stata decisamente la parte del film che ho preferito. Dal ritornare al parcheggio dove si sono incontrati per la prima volta, passando per il "gioco dei cioccolatini", fino ad arrivare al bagno al lago in un freddissimo Aprile...semplici gesti di complicità che solo due innamorati possono riconoscere. Paige non riesce a ricordare, ma in lei in fondo nulla è cambiato...se hai adorato un libro una volta, le  suggerisce il marito, se quello era il tuo libro preferito, vorresti sempre rileggerlo per la prima volta per riuscire a riprovare le stesse sensazioni di un tempo...e Leo in fondo è e sempre sarà come il libro preferito di Paige, le è stata solo offerta l'opportunità di leggerlo come se no lo avesse mai fatto ed innamorarsene ancora...ed è quello che accadrà!

Il film comunque -devo ammetterlo- non è stato proprio all'altezza delle aspettative, anche se sul lieto fine ho ceduto…io queste romanticherie le adoro! 
Tra l'altro mia opinione è cambiata e l'ho apprezzato un po' di più nel momento in cui ho scoperto che questa pellicola era stata tratta da una storia vera: quella di  Kim e Krickitt Carpenter, che il 24 novembre 1993, a pochi mesi dalle loro nozze, furono vittime di un incidente stradale che cambiò le loro vite. Kim non ha mai riacquistato la memoria ma lei e Krickitt hanno ricostruito la loro famiglia e suggellato il loro amore mettendo al mondo due bambini.

Sapere che non si tratta solo di una storia strappalacrime da film mi ha fatto pensare che allora è davvero così...l’amore vero supera le difficoltà, forse perchè il destino ci mette sulla strada la persona giusta e potremmo anche perdere la memoria e “rinascere” centinaia di volte, ma se la rincontrassimo sarebbe sempre lei la prescelta; o magari semplicemente non si tratta di percorsi già scritti ma è una nostra decisione, la nostra strada la scegliamo noi e seppure ci viene offerta la possibilità di ricominciarla daccapo, finiamo sempre per compiere sempre gli stessi passi.

Non so se sia il fato o la volontà...so però che forse è vero: nulla può separarti dall'amore vero che altro non è -per citare la McAdams in un altro film di successo ("Due single a nozze" - ndr) che - "la tua anima riconosce il suo contrappunto in un'altra".



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