venerdì 8 marzo 2013

Le Madri della Costituzione

Non mi piacciono i finti perbenismi nè quelle donne che si ritengono troppo serie ed intelligenti per festeggiare l'8 marzo. Io sono sempre stata convinta -come diceva Orazio- che la virtù sta nel mezzo, e se è vero come è vero che una coppia deve amarsi ogni giorno e non solo a San Valentino ed ogni donna deve essere rispettata e coccolata 365 giorni all'anno e non solo l'8 marzo, è anche vero che una giornata che ci ricorda di farlo un po' di più, non fa di certo male...quando si tratta di festeggiare io ci sono sempre!

Questo non significa che io aspetti solo l'8 marzo per uscire con le amiche, perchè lo faccio ogni volta che posso, o che sia mai entrata in un locale di spogliarelli...tutto il rispetto per chi lo fa ma non è il mio genere! E soprattutto questo non significa che il mio ideale di donna, quella a cui ispirarmi, è la velina o la conduttrice Tv; anche qui tanto rispetto per chi sceglie questi mestieri...ma nella vita spero di fare altro.

Tra le tante donne di cui mi piace leggere ce ne sono alcune, ventuno per l'esattezza, che spesso vengono dimenticate. Quando sentiamo parlare della nostra Carta Costituzionale, la più bella del mondo è stato detto ultimamente, ascoltiamo di legislatori, Costituenti, "Padri della Costituzione" e non ricordiamo di affiancare a quei fantastici uomini, le donne che nel tortuoso cammino verso la costruzione della Repubblica li hanno accompagnati e che sono state le prime rappresentanti italiane del gentil sesso a sedere in Parlamento: le Madri della Costituzione. 


Adele Bei, Bianca Bianchi, Nilde Jotti, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Ottavia Penna Buscemi, Maria Nicotra Verzotto, Teresa Noce Longo, Nadia Gallico Spano, Maria Maddalena Rossi, Angela Gotelli, Angela Maria Guidi Cingolani, Angelina Merlin, Angiola Minella Molinari, Rita Montagnana Togliatti, Elettra Pollastrini, Vittoria Titomanlio, Teresa Mattei.

Ed è proprio a quest'ultima che venne in mente di scegliere la mimosa come fiore simbolo della Festa della donna, un fiore povero, semplice da trovare nelle campagne e che tutte le donne potevano perciò facilmente ricevere in dono.



Teresa Mattei, la donna dei primati: la più giovane tra gli eletti della Costituente a soli 25 anni e due mesi; l'unica Costituente ancora in vita; una di quelle che contribuì a scrivere l'articolo 3 della nostra Costituzione, in assoluto il più poetico e completo nella sua universalità; una giovane che seppe battersi sempre per i diritti dei più deboli: donne e bambini e che, una volta invecchiata, rifiutò il titolo di Senatrice a vita -che gli spettava di diritto per aver scritto pezzi fondamentali della nostra storia- e si ritirò a vita privata.

E' a persone come Teresa Mattei, ribelle, partigiana, moglie, madre, ma soprattutto Donna con la D maiuscola, che voglio dedicare quest'anno il mio otto marzo...perchè il futuro possa regalarci tante altre donne forti e speciali come lei!

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