lunedì 10 dicembre 2012

American Dreamer...

Jon Favreau...classe 1981, di bell'aspetto e originario del Massachusetts. Chi è vi chiederete? Il  Time lo inserisce tra le 100 persone più influenti al Mondo mentre, secondo la rivista People, risulta essere tra le persone più belle del Mondo!

In pochi, pochissimi conoscono la sua storia ed il suo nome...eppure spesso abbiamo ascoltato i suoi pensieri, le sue parole; spesso ci siamo incantati dinnanzi ai suoi discorsi!

Certo, precisiamolo, a pronunciarli era qualcun altro!



L'occupazione di Jon Favreau è infatti quella di Speechwriter (letteralmente: scrittore di "Speech", brevi discorsi) di Barack Obama. Suo è il celeberrimo e azzeccatissimo slogan YES WE CAN! 
Sue sono molte di quelle parole che ci hanno fatto battere il cuore e sognare, è merito suo quindi se tanti giovani guardando al di là dell'oceano hanno ricominciato a credere nella politica. 

La carriera del 31enne di Winchester inizia subito dopo la laurea, quando lavora per la campagna presidenziale di John Kerryper per il quale scrive i discorsi. Nel 2005 Robert Gibbs lo raccomanda all'allora senatore Obama che lo inserisce nel suo staff e una volta eletto Presidente lo nomina Capo-Speechwriter.

Il suo nome salta all'occhio dei tabloid pochi giorni fa, quando si diffonde la notizia che il giovane Favreau sta per lasciare il suo posto di lavoro da 172,000 dollari l'anno. Un "bamboccione" al contrario l'hanno definito, io direi più che altro un sognatore...

Un giovane che -come tanti saranno costretti  fare anche e soprattutto in Italia- si prepara ad un futuro da precario e lo fa partendo dal presente; avrebbe potuto aspettare la scadenza del mandato presidenziale eppure oggi appare pronto a rimboccarsi le maniche, a rimettersi in gioco; pronto ad abbandonare la Casa Bianca perchè crede in se stesso e nelle sue potenzialità.

Non proviene da Harvard o Yale ma da un'università "normale", da una famiglia come tante...Jon Favreau è l'esempio di come il merito -a volte- viene premiato, senza bisogno di altisonanti nomi nel curriculum! Credo che il suo gesto non debba essere etichettato come presuntuoso, ma interpretato come un atto di coraggio; come un messaggio di speranza per tutti quei giovani che tante volte si sono visti chiudere porte in faccia e rispedire indietro domande di assunzione...perchè, nonostante le difficoltà a cui dobbiamo prepararci, si può ripartire e trovare una strada più adatta e congeniale a noi.

Spero tanto, perciò, che lo slogan ideato da Favreau -e che ha portato Barack Obama alla vittoria 5 anni fa- diventi da oggi il grido di battaglia della mia intera generazione: YES WE CAN!

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