venerdì 2 novembre 2012

A volte ritornano: Sii bella e stai zitta!

Questo scritto risale all'8 marzo 2011, lo avevo pubblicato sul primo "Tutta questa bellezza...senza navigatore!" e l'ho ritrovato oggi frugando per caso tra "vecchie pagine di word". Lo ripropongo perchè credo che sia ancora molto attuale...credo che anche oggi, purtroppo, l'Italia offenda le donne! Forse al posto di Noemi Letizia e Ruby -due meteore ormai fortunatamente dimenticate- se lo avessi scritto qualche giorno fa avrei scelto il nome di Nicole Minetti o di qualche altra "olgettina" che ha scalato le vette del successo oer i "servigi offerti alla patria" (Così si dice adesso, riguardate la puntata di Che tempo che fa del 28 ottobre scorso a questo link e capirete!) Buona lettura!

E' da un po' che ho comprato il nuvo libro di Michela Marzano "Sii bella e stai zitta" e lo tengo qui sul mio comodino, purtroppo non ho ancora trovato il tempo di leggerlo ma scorrendo tra i titoli dei capitoli ce n'è uno che mi ha colpito in particolare, l'ultimo...e anche se non mi piace leggere per capitoli sparsi non ho potuto fare a meno di darci un'occhiata...il titolo è "Il gene dell'indignazione morale". 

E' Russeau -ci spiega la Marzano- a parlare per primo di questa capacità che hanno le donne di indignarsi in maniera più acuta rispetto agli uomini; quasi come se fosse un gene intrinseco all'essere femminile a renderle capaci di prendere le distanze da comportamenti eticamente scorretti. La filosofa contemporanea ci fa riflettere su come il mito e la storia siano colmi di figure femminili forti, capaci di sconvolgere gli schemi: da Antigone -la giovane eroina classica che sfida le leggi del re Creonte per portare avanti i precetti morali degli Dei- alle argentine Madres di Plaza de Mayo, donne che seppur distrutte dal dolore sono scese in piazza con i fazzoletti bianchi sul capo per protestare contro quella dittatura che gli ha portato via i loro figli, i desaparecidos; da Charlotte Corday -l'assassina di Marat che con il suo gesto credeva di liberare i Francesi dal Terrore- a Felicia Impastato, madre del giovane Peppino, la cui storia è stata resa celebre dal film "I cento passi", che ha scelto di collaborare con la giustizia.




E’ l’indignazione a spingerle, è il non poter accettare i soprusi e le ingiustizie che muove le loro azioni…e come Antigone, le Madres di Plaza de Mayo, Charlotte e Felicia ce ne sono milioni sparse per tutto il mondo!

Certo, non è il caso di paragonarsi a queste protagoniste della storia…ma non credete che sia arrivato il momento anche per le donne italiane di INDIGNARSI? Oggi, 8 marzo 2011, donne di tutta Italia...ci teniamo davvero a festeggiare? Ben vengano le cene con le amiche, le nottate a tirar tardi davanti ad un gruppo musicale…ben venga anche –per chi ne ha voglia- lo streep tease caratteristico dell’8 marzo (io personalmente preferisco una tranquilla pizza!)…ma che senso ha festeggiare stasera se oggi l’Italia non è per niente un Paese per donne? 

Noemi Letizia, Patrizia D’addario, Ruby…è di loro che sentiamo parlare! Sono queste le donne che rappresentano il nostro Paese? Beh…se è così io personalmente mi sento offesa, molto offesa! Perché in Italia c’è spazio per loro e non per una moderna Antigone? Perché i riflettori illuminano solo quelle donne che si sono fatte conoscere per particolari (de)meriti, lasciando nell’ombra le eroine contemporanee? 

Oggi non ho ricevuto regali né mimosa…poco importa, non sono una che ci tiene particolarmente; per il prossimo 8 marzo però vorrei ricevere un regalo un po’ particolare: più Donne vere sulle copertine dei giornali, più studiose, intellettuali; più donne impegnate nella politica e non per le quote rosa, ma per i meriti conquistati sul campo…e sono tanti; più rispetto, più stima e considerazione per l’altra metà del cielo!

2 commenti:

  1. Brava mafra..purtroppo ai nostri giorni tramite la tv cercano di darci degli idoli, dei modelli come vogliono loro, per appiattire le nostre menti. è più facile per loro (Cosi possono continuare a fare quello ke vogliono) farci vedere una Ruby e nn una giovane professionista, una giovane laureata o magari una giovane ke si impegna in politica cm te..bisogna combattere questi schemi attuali..forse questo tuo pensiero è già un modo per farlo..Brava!spiega ad ogni tua amica, conoscente queste cose, o semplicemente continua a scriverle..tante persone lo leggeranno e capiranno ke c'è bisogno di questo tipo di donne..
    P.S.: io sn contro le quote rosa in politica, xk è come dire ke vi dobbiamo conservare il posto xk voi nn avete le capacità per farlo..
    Al

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  2. Sulle quote rosa sono d'accordo in parte...leggi qui il perchè! :)

    http://tuttaquestabellezzasenzanavigatore.blogspot.it/2012/09/io-che-non-credevo-alla-quote-rosa.html

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