martedì 20 novembre 2012

Le Petit Prince...e la giornata internazionale dell'infanzia!

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta. 
Ma pochi di essi se ne ricordano."
Antoine de Saint-Exupèry, Il Piccolo Principe

Non smetterò mai di ringraziare il mio professore d'Italiano che in quinto ginnasio costrinse me e la mia classe a leggere "Il Piccolo Principe". Lo avevo sempre considerato un libro da bambini e invece sfogliandolo mi sono trovata davanti ad un capolavoro della letteratura senza eguali. "Piccolo ma denso" avrebbe detto sempre quel professore e vi assicuro che i mattoni di 1500 pagine pieni di nomi altisonanti e paroloni indecifrabili possono solo invidiare quel libricino ricco di colori e sfumature e che al suo interno contiene un pizzico di magia!

Non vi nascondo che arrivata all'ultima pagina non sono riuscita a trattenere le lacrime. Un libro che mostra la grandezza dei più piccoli, la capacità che hanno di vedere oltre le barriere della "normalità", gli unici capaci  -attraverso la loro fervida immaginazione- di riconoscere in un disegno un po' strano un boa che mangia un elefante e non un semplice cappello!


Oggi, 20 novembre, la giornata è dedicata proprio a loro! Ricorre infatti la Giornata Mondiale dell'Infanzia e dell'adolescenza e si ricorda dopo 23 anni l'approvazione della "Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia".

Certo, un documento sicuramente importante e che ha rappresentato una conquista nel campo del diritto internazionale...ma un documento veritiero? In un giorno come questo, dedicato ai bambini di tutto il mondo, che dovrebbe essere ricco di serenità e allegria la mente non può invece che riportarci dinnanzi agli occhi le immagini agghiaccianti che sono apparse in questi giorni sul web. Centinaia di bambini le cui vite sono state spente durante le guerriglie a Gaza.

E' soprattutto in questi casi che i grandi dimenticano di essere stati bambini; è in occasioni come queste che non ricordano cosa voglia dire avere il diritto di crescere serenamente, in un ambiente dolce e tranquillo, circondati solo da amore e felicità; non da spari, sangue e disperazione.

I bambini, più di ogni altro, non possono e non devono diventare vittime innocenti di una guerra intestina che dura ormai da troppo tempo, non possono pagare per errori che non hanno commesso.

Lasciateli vivere serenamente, lasciateli correre liberi e assaporare a pieno la loro infanzia, fate che le uniche ferite che vedano siano quelle delle loro ginocchia sbucciate seguendo un pallone...solo così, quando ogni bambino avrà ritrovato la bellezza e la purezza della sua infanzia, potremmo dire di avere davvero attuato quella Convenzione che fino ad allora resterà solo -purtroppo- pari a carta straccia.

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