giovedì 4 ottobre 2012

Ti senti Eddie Merckx?

Sabato sera (o sarebbe meglio dire domenica mattina!).

Arrivo a casa, sono le 3 e 40 circa...entro in camera e la TV è accesa -beh, diciamocelo...la TV in camera mia è SEMPRE accesa- alzo gli occhi e vedo sullo schermo un primo piano di Stefano Accorsi. Non ne sono sicura, ma credo sia Radiofreccia (si, ancora una volta Luciano...lo so, inizio a diventare stancante e monotematica ma stavolta, davvero, non è colpa mia!!!!)

Premo OK sul telecomando Sky e mi compare la programmazione della serata...si, è proprio Radiofreccia, seguirà anche Da zero a dieci! Ma che palle...è iniziato da 70 minuti, ormai cosa lo guardo a fare!

Soliti giri...mi strucco, via un po' d'acqua sul viso per togliere i residui di matita che -come al solito- mi accentuano le occhiaie, guardo il PC (anche quello è sempre acceso!) e scorro un po' di notifiche tra facebook, twitter e questo blog...perdo un po' di tempo insomma tra una pagina e l'altra e poi spengo il PC. Beh, sarà anche ora di andare a nanna!

Il film sta per finire, in studio lì c'è Bruno...sta per chiudere la radio, e lo vuole fare facendo ascoltare la voce di chi a quella radio ha dato il nome 18 anni prima...Freccia!

Parte il suo Credo...

Ho sempre adorato questo monologo di Accorsi, era semi-sconosciuto quando ha girato Radiofreccia e la scena di lui che parla davanti al microfono credo sia una delle sue interpretazioni migliori! Certo...il bello e dannato non è proprio la sua vocazione, dopo l'Ultimo Bacio lo vedo più come "Bello e Depresso" o "Bello e Ipocondriaco" ma comunque...

"[...] Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx!"

Boom, che frase! Freccia, quanto hai ragione!





Facciamo una premessa, io in un paesino ci vivo e qui gli abitanti non sono 20.000 ma solo 5000! Adoro il mio Paese, certo studio "fuori" perchè è giusto fare esperienze lontani da casa, crescere e formarsi altrove...ma io la voglia di scappare dalla mia bella cittadina non l'ho mai avuta!

I sogni di ogni giovane sono grandi, è vero...lo sono anche i miei ed ho considerato in effetti che, se davvero riuscissi a realizzarli, mi verrebbe difficile  forse continuare a vivere in questo posto...ma qui si parla d'altro.


Quanti adolescenti, giovani, ragazzi aspettano di iscriversi all'università per poter abbandonare il Paese da dove provengono? C'è chi si lamenta di una mentalità ristretta, di paraocchi o visioni limitate nei piccoli centri...io sinceramente non la penso così, anzi...


C'è tanta ricchezza che si può trovare nelle periferie, ci sono tante storie da apprendere e raccontare nei Paesini di provincia e in tutta sincerità quel senso di sicurezza che provi quando -scendendo da casa- incontri solo facce conosciute, sorrisi amichevoli e saluti di gente che ti vuole bene mi piace moltissimo!

Non sto dicendo che chiunque parta lo fa per questo senso di ribellione, ma sono del tutto d'accordo con Freccia...in fondo chi scappa dalle proprie origini non fa che scappare da se stesso! E credo che la piccolezza e la pochezza di molta gente si possa riscontrare proprio in questa voglia di fuggire e di sfuggire da quei piccoli centri che li hanno visti crescere, da quegli angoli di paradiso che stanno stretti a chi forse non è capace di apprezzarli fino in fondo...

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