lunedì 1 ottobre 2012

Troppi avvocati in Italia!

La notizia è di qualche giorno fa ma mi sembra doveroso, da studentessa di Giurisprudenza, riportarla sul mio blog: in Italia pare ci siano troppi avvocati! Ma che sorpresa!!!! 

Certo, che gli avvocati in Italia siano tanti non è una grande novità, ma certamente nessuno potrebbe mai immaginare quanto numerosi sono effettivamente i legali nel Bel Paese.

Le cifre sono esorbitanti: su una popolazione di quasi 61 milioni di persone, gli avvocati sono ben 247 mila! Il numero maggiore è presente in Campania (38 mila), seguita dalla Lombardia (30 mila) e dalla Puglia (23 mila). All’ultimo posto c’è la Valle d’Aosta con 178 avvocati e il Trentino con 1.643. 

I numeri sono davvero da capogiro, soprattutto se si considera ad esempio che in Germania i legali sono 150 mila e in Francia solo 20 mila (numero pari agli avvocati presenti solo a Roma!)

Le proposte per limitare la presenza di Avvocati in Italia sono tre: la prima sarebbe quella di applicare uno sbarramento immediato all’iscrizione universitaria; la seconda è quella di applicare il filtro dopo tre anni di università, attraverso un percorso formativo su misura; la terza invece comporterebbe lo sbarramento nella fase post-laurea, prima delle scuole di specializzazione.



Personalmente credo che la cosa migliore sarebbe applicare, come già accade per altre facoltà (vedi Medicina, Architettura, Farmacia ecc...) il cosiddetto NUMERO CHIUSO.

Sarebbe infatti giusto -a mio giudizio- che anche per gli studenti che intendono iscriversi alla facoltà di giurisprudenza, fosse previsto un test selettivo, così da permettere annualmente solo ad un numero ben preciso e preventivamente stabilito di ragazzi, di accedere ai corsi.

Qualcuno ritiene che la cosa sia totalmente sbagliata in quanto bisognerebbe aprirsi a maggiori liberalizzazioni nel mondo del lavoro e nelle professioni, visto già il periodo difficile -soprattutto lavorativamente parlando- in cui versa l'Italia

Io invece, vivendo sulla mia pelle il sovraffollamento in facoltà, ritengo che questa scelta sarebbe la più sensata; soprattutto visto e considerato che c'è un buon 30% di studenti del primo anno che al momento di iscriversi all'università utilizza la tecnica del "Non so che fare, mi iscrivo a giurisprudenza...tanto è a numero aperto!" (credendo tra le altre cose che sia semplice affrontare un percorso di studi del genere!)

E voi, come la pensate?

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